giovedì 5 maggio 2011

commenti ai libri: 436

"436" di Anna Giraldo

Editore: Casini
Prima edizione italiana: 2011
Pagine: 480
Sinossi: Cosa ci fa un giaguaro in carne ed ossa nel cuore di Londra? Cosa sono tutte quelle reminiscenze di un passato remoto? E le visioni sanguinose che perseguitano Redlie, 17enne venuta dall’Italia, ospite a Londra di zia Daisy? Perché tutti continuano a dirle che la sua luce è abbagliante? Cosa significa? Ci sono nuovi adorabili amici per Redlie. Ci sono una zia un po’ squinternata ma premurosa e un padre che da sempre è lontano. C’è un gattino randagio di nome Copernico. C’è un segreto che nessuno vuole rivelarle: – Devi arrivarci da sola – le rispondono ogni volta che lei chiede. C’è un amore, uno splendido e tenebroso giovane, dalle abitudini e dai comportamenti inspiegabili. Ma c’è anche David. Ossuto e grigio, quanto spietato e violento. Come mai si ostina a perseguitare Redlie? Cosa sta cercando? Perché pensa che Redlie possa dargli ciò che vuole? C’è una battaglia all’ultimo sangue che attende Redlie. È la battaglia per il suo amore, per i suoi amici, per la sua vita.

Commento: Inizio del libro promettente, subito la curiosità è a mille perché non si ha idea di cosa aspettarsi. Però nelle prime cento pagine (anche se davvero piacevoli e originali) sembra non accadere nulla di strano e mi sono domandata spesso se questa parte introduttiva dovesse proprio essere così lunga. L'autrice ha un grande pregio: scrive molto bene. Una scrittura fluente e ricca di elementi descrittivi che aiutano a immaginare persone e ambientazioni proprio come se si stesse guardando un film. Però, a mio parere, ha anche un grande difetto: tende a tirarla troppo alle lunghe e a spiegare poco. Poi ad un certo punto, quando ancora non avevo capito quali "esseri paranormali" ci sarebbero stati nella storia ecco che appare il bello impossibile di turno, vestito firmato (perché ovviamente ricchissimo) del quale la protagonista si innamora perdutamente a prima vista. Lì mi sono un attimo cadute le braccia, perché, dato che fino a quel punto la storia mi sembrava piuttosto diversa dalle solite, incappare in una banalità del genere mi ha fatto seriamente rivalutare le mie prime impressioni. Quindi, amanti del paranormal romance, gioite pure: questo libro rientra pienamente nel genere! Io devo ammettere di non esserne stata entusiasta, perché la storia tra Redlie e Sean mi ha ricordato troppo quella di Bella ed Edward, seppur con elementi diversi, ma il grado di simbiosi appiccicosa è proprio identico, con la differenza che almeno Bella ed Edward erano riusciti a trasmettere delle emozioni anche a me, cosa che Redlie e Sean non hanno fatto. Quindi su questa linea il libro l'ho trovato proprio noiosetto! Ma sorvoliamo "the boring love story" parliamo del resto. L'autrice ambientando la storia a Londra ha deciso di inserire nei dialoghi alcune frasi in lingua. Di solito si capisce abbastanza, ma per alcune parole sono dovuta ricorrere al dizionario. La trama infine si è rivelata sufficientemente carina e ci sono degli elementi paranormali davvero particolari che non si trovano in nessun altro libro che ho letto, ma che vengono introdotti poco a poco e quindi prima di venirne al corrente ci vuole pazienza. Però il finale, ahimè, che avrebbe dovuto spiegare finalmente tutto, ma proprio tutto quello che ancora non era stato spiegato, è un po' frettoloso e criptico. Mi ha lasciato dei dubbi. Diciamo che non boccio il libro, ma non lo acclamo. Dalle recensioni positive lette fin'ora mi aspettavo di meglio.

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Bellissima! Anche se forse può leggermente fuorviare perché lo sfondo mi faceva pensare ad un "portale" per un mondo fantastico, che in realtà non c'è.

Stile di scrittura: Piacevole, scorrevole, descrizioni molto vivide.

Idee alla base della storia: Originali, ma sviluppate mediocremente. Nella prima parte ci mette tantissimo ad ingranare e poi sul finale si brucia tutto in poche facciate. Poi vabbè, stendo un velo pietoso sulla parte romance, che di originale non ha davvero nulla.

Caratterizzazione dei personaggi: Ottime. Sia a livello caratteriale, che a livello fisico, i personaggi (anche quelli secondari) sono descritti molto bene.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Beh, la traduzione, essendo il libro di un'autrice italiana, non c'è stata, però il resto direi che è stato perfetto. Niente refusi. Volume curato nei minimi dettagli. L'unica cosa che ODIO (ma non lo dico riferito a questo libro, dato che è una caratteristica di tutti i libri della Casini) è la totale mancanza della numerazione delle pagine. Non sapere a che pagina sono arrivata ad un certo punto della lettura mi fa diventare matta!

voto:
meno meno


Acquisto consigliato? Dipende. Se le storie d'amore stereotipate non vi infastidiscono sicuramente sì. Altrimenti consiglio di orientarsi altrove.

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