venerdì 30 novembre 2012

Un libro... a raggi X!!! (12) L'ULTIMO LUPO MANNARO




Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten page a cui il mio blog è gemellato) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Oggi commentiamo altri 15 capitoli di: "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan.. In questa prima puntata verranno quindi presi in considerazione i capitoli dall'16 al 30 (se vi siete persi la puntata precedente cliccate qui: Capitoli dall'1 al 15).

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'ultimo lupo mannaro
Serie: L'ultimo lupo mannaro, vol.1
Autore: Glen Duncan
Traduzione: Tommaso Biancardi
Editore: ISBN edizioni
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2011
Pagine: 474
Prezzo: 16,90
Sinossi: Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassini, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, h deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all'inseguimento della vita. “L’ultimo lupo mannaro” è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 16 al 30:


MORNA: Vorrei cominciare questo mio commento con un immagine che ben rappresenta i miei sentimenti durante la lettura di questo libro:
Direi che è abbastanza chiaro che questo romanzo non mi sta piacendo!! Ci sono così tante cose che non mi sono affatto andate giù che non so nemmeno io da che parte cominciare!! :o Prendiamo i personaggi e cominciamo da Jacob. Cosa dovrebbe suscitarmi secondo l’autore questo personaggio? Compassione? Tenerezza perché è l’ultimo lupo mannaro rimasto? Ribrezzo perché diventa un mostro sbavante? Bah… In ogni caso ogni suo tentativo è miseramente fallito perché mi è assolutamente indifferente! Niente, zero empatia!! In 250 pagine (più o meno) non ho sentito nemmeno un piccolo, piccolissimo, microscopico ed infinitesimale moto di simpatia o di antipatia. O di una qualsiasi emozione nei suoi confronti. Mi è completamente indifferente, il che è probabilmente molto peggio che se lo avessi odiato fino al midollo. Per tutta la durata di questi 30 capitoli non ha fatto altro che ripeterci alternativamente
a) Quanto sia brutto e sbavante durante la sua trasformazione
b) Quanto sia continuamente eccitato sessualmente
c) Quanto non gli interessi niente di nessuno dato che ha 200 anni e ha visto di tutto e di più nella sua lunga vita.
Bella caratterizzazione psicologica!! -.-

SARA: Ahahaha, devo ammettere che hai esternato alla perfezione i sentimenti che ti suscita il romanzo :-)
Da parte mia posso dire che ti do ragione per quanto riguarda la caratterizzazione di Jacob (è indifferente pure a me), sicuramente uno dei protagonisti meno carismatici ed empatici mai capitati (a livello di sensazioni mi ricorda un po' la protagonista del libro della Harkness, l'altra avventura libraria perpetrata assieme!)

MORNA: Passiamo rapidamente (anzi molto rapidamente, dato che sono praticamente personaggi insistenti) all’analisi degli altri ruoli: il cattivo, ad esempio. Chi è? Boh…sarà forse il terzo segreto di Fatima? Io sinceramente non l’ho ancora capito. I vampiri? Ellis? Grainer? Non saprei….anche perché se questo è il massimo della malvagità che il povero Glen riesce a concepire, direi che è rimasto a corto di idee!!

SARA: mah, il trono del cattivo in questo libro è difficile da decretare, perché non vi è la distinzione classica tra bene e male e tutti, chi più chi meno, se la giocano (protagonista incluso). Non dico che nel libro fin'ora ci siano state malvagità terribili eh, come dici tu fin'ora non si sono troppo sprecati.

MORNA: Ma andiamo avanti: Harley, il personaggio più inutile della storia della letteratura, Madleine… bhè è Madleine con tutte le sue innumerevoli doti fisiche e poi… ah si! Dimenticavo quasi, dulcis in fundo Jacqueline Delon!!! Un applauso alla fiera della donna oggetto presente in questo libro!!! Centocinquanta anni di lotte per la parità sociale buttati al vento.

SARA: Harley non ho neanche capito come ci è finito a cacciare lupi mannari, il suo ruolo in quel contesto è assurdo XD Le donne oggetto, beh, sì, Madleine è Madleine, cosa pretendere di più da una prostituta ?!?!?! Jacqueline mi sa tanto di artefatta, quello stereotipo di donna dominante, ma che alla fine della fiera poco si distanzia da una prostituta classica. E qui vi è di nuovo una conferma del fatto come tipologia di romanzo è per uomini, perché solo a loro potrebbe suscitare qualche tipo di emozione una tipa così finta.

MORNA: Ma purtroppo gli aspetti negativi non finiscono qui. Che dire del piattume della storia che praticamente non si è mossa, se non veramente di pochissimo, dalle primissime pagine? Gli argomenti ci sono, ma l’autore non giunge mai veramente al succo della questione. Solo venti pagine sono state spese dal protagonista per decidere che: il libro di Quinn è una cavolata e a lui non interessa più, poi però ripensa alla storia e si rende conto che potrebbe ancora interessargli ma decide comunque di lasciar perdere salvo poi ripensarci nuovamente e tornare indietro a cercarlo! Ma insomma!!! Deciditi una buona volta!!!E pensare che l’idea di questo libro non era nemmeno malaccio se sfruttata decentemente!
Altra nota dolente per me è lo stile di Duncan. Lo trovo troppo artificioso, troppo ricercato ma in una maniera che non suona per niente naturale, anzi!! Le cose sono leggermente migliorate dalla prima quindicina di capitoli, dove davvero si perdeva in disquisizioni a suo parere pseudo intelligenti e brillante ma che a me facevano cascare le braccia ogni mezza pagina, ma ancora siamo ben lontani dalla scorrevolezza e dalla naturalezza di prosa di certi scrittori. Una cosa in assoluto che ODIO è il narratore onnisciente che irrompe nel mezzo della scena con battute del tipo “Se fossimo in un copione cinematografico adesso….” oppure “Secondo gli standard della narrazione dovrei….” Mi irrita veramente oltre ogni dire!

SARA: Concordo con te, i contenuti sono pochini. Di positivo però io ci ho trovato che perlomeno come lettura scorre veloce (i 15 capitoli li ho letti nel dopocena) e io come stile dopo essermi abituata non lo trovo poi così irritante, ci sono alcune frasi che mi sono abbastanza piaciute (altre invece per niente: hai notato che è ricomparso di nuovo l'aggettivo "intelligente" riferito alla f..a? Ahahaha).

MORNA: In conclusione dico che questo romanzo purtroppo si sta rivelando una delusione. Negativo in gran parte degli aspetti, gli assegno 2/5 stelline pregando per un miracolo nei prossimi 15 capitoli!

SARA: Siamo ormai giunte a metà libro e per quel che mi riguarda si sta dimostrando una lettura easy e non convincente. Come ho detto ho trovato di buono il fatto che i capitoli siano brevi, si fa in fretta a leggerli, ma per via dei contenuti non eccelsi e i personaggi non empatici la mia valutazione è 2,5 stelline.

mercoledì 28 novembre 2012

W... W... W... Wednesdays (86)


w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)
Ecco le mie risposte:


*What are you currently reading?



Ancora in lettura:  "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan, libro che fa parte della rubrica "Un libro a raggi X" e verrà commentato un po' alla volta per quattro settimane!!!!










Inoltre, ho in lettura anche "Gita al faro" di Virginia Woolf. L'ho iniziato da poco e si sta rivelando una lettura più ostica di quanto immaginassi, non tanto per i contenuti, ma per la costruzione delle frasi che risulta alquanto sconnessa... uhm... vabbè.... vi dirò di più nella mia futura recensione!!!




*What did you recently finish reading?


Ho finito:  "Eterna" di Victoria Alvarez, una lettura sorprendente, una storia che mi è piaciuta moltissimo, sia per l'appassionante trama e sia per la magnifica ambientazione gotico-ottocentesca *__* QUI LA MIA RECENSIONE!







*What do you think you’ll read next?


Prossimamente leggerò i seguenti libri:  "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr, "Le scarpe rosse" di Joanne Harris e "I figli di Atlantide" di Mario De Martino.

martedì 27 novembre 2012

Recensione: ETERNA

Ecco la mia recensione al libro "Eterna" di Victoria Alvarez.



Titolo: Eterna
Autrice: Victoria Alvarez
Traduzione: Laura Miccoli
Editore: Fanucci (collana Tif Extra)
Pagine: 512
Data di Pubblicazione: 15 Novembre 2012
Prezzo: 16,90

Sinossi:  Londra, 1888.
Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre... Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni. È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi... 

La mia opinione: "Eterna" è il romanzo d'esordio di una giovanissima autrice spagnola, un romanzo che promette un'ambientazione gotica ottocentesca inglese degna dei migliori classici, degna di grandi autori come Charles Dickens. Un progetto decisamente ambizioso per qualsiasi autore contemporaneo, a maggior ragione se non di madre patria anglosassone. Ammetto che questa pretenziosità potrebbe scoraggiare, potrebbe far pensare che questo libro sia il solito specchietto per allodole che cerca di guadagnarsi una fetta di lettori garantendo riscontri esageratamente pretenziosi, e che al momento dei fatti non saprà esserne all'altezza. Ma (in mezzo ad una valanga di autori americani dal successo facile che vengono tradotti in Italia senza la minima scrematura) il fatto che questa volta non siamo davanti all'ennesimo "prodigio" made in USA, mi ha permesso di dare fin da subito la massima fiducia al romanzo della Alvarez. E, lasciatemelo dire... che meraviglia!
Non solo non ne sono rimasta delusa, ma neanche nelle mie più rosee aspettative mi sarei aspettata che un'opera prima potesse essere così ben scritta, intensa, una storia che incanta e appassiona il lettore come solo i romanzi di alta qualità sanno fare. Il paragone con Dickens non è affatto azzardato, perché in "Eterna" si respira veramente il fascino dei grandi classici inglesi, quell'atmosfera gotica, fredda, nebulosa e incantevole che soltanto i libri appartenenti ad un'altra epoca riescono a trasmettere. In questo romanzo troverete l'essenza della narrativa gotica, con una perfetta ricostruzione storica dell'Inghilterra di fine ottocento, il tutto inserito in una storia dai risvolti paranormali, perché l'eroina del romanzo ha il dono di interagire con i fantasmi, quelle anime in pena che vagano nel mondo dei vivi, ancora incapaci di trapassare nell'aldilà. Oltre all'indiscutibile fascino temporale e ambientale, tra le pagine di questo libro vive un'intensa ghost story e un'altrettanto intensa storia d'amore che ha davvero dell'incredibile. Sì, avete capito bene: una storia d'amore incredibile. Chi di voi mi conosce, chi di voi ha già letto buona parte delle mie recensioni sa quanto io solitamente detesti i romanzi rosa, quanto io mal sopporti le smancerie e le love story. Premesso che "Eterna" NON è un romanzo rosa (sarebbe davvero riduttivo e fuorviante definirlo così) è altresì innegabile che la storia d'amore al suo interno è d'importanza cruciale per il romanzo stesso. Ma, a differenza delle storie d'amore patinate e standardizzate da leggere tra uno sbadiglio e l'altro, questa è una storia d'amore assolutamente diversa dalle solite, trasmette purezza ed eleganza, riesce davvero a rimanere impressa, a fare sognare anche le lettrici più esigenti. L'unico piccolo difetto che mi sento di attribuire al romanzo è che la prima parte e la parte centrale sono un po' troppo estese rispetto al finale, ci sono capitoli in cui la storia sembra non decollare, ma se come me verrete stregate e intrappolate deliziosamente tra le sue pagine, non sarà affatto un problema soffermarsi sui particolari un po' più del necessario, sarà anzi un piacere.
Victoria Alvarez si rivela quindi un'autrice di indiscusso talento, un astro nascente della letteratura, un'autrice che non ha bisogno di imbastire finali aperti per un seguito per indurre i lettori ad acquistare altri suoi libri ("Eterna" è infatti completamente autoconclusivo!). Mi auguro di ritrovare presto altre sue opere in commercio!


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è molto bella, adoro sia immagine che colori, molto adatta al romanzo e molto più attraente della cover originale che è questa:
Unico appunto è per il titolo originale, che è stato stravolto. "Eterna" è forse un titolo abbastanza adatto al romanzo, ma in verità sarebbe stato meglio dargli un titolo differente, perché così si rischia di far confusione con il secondo romanzo dell'autrice uscito in Spagna quest'anno (Las Eternas, con una storia e ambientazione del tutto diversa). Mi chiedo a questo punto, se mai verrà tradotto questo secondo romanzo anche da noi (e mi auguro caldamente di sì) quale titolo gli verrà dato... mistero!

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è perfetto, descrittivo al punto giusto, scorrevole al punto giusto. Usa termini appropriati per l'epoca descritta, riesce a rimembrare i grandi classici alleggerendoli di quello strato di pesantezza che a volte li caratterizza.

Idee alla base della storia: Ho adorato l'ambientazione ottocentesca, ho adorato l'atmosfera gotica ed eterea che pervade tutto il romanzo. Ho adorato le svolte della storia, ho adorato anche i risvolti amorosi (cosa rara per me) che hanno un'importanza fondamentale ma non annoiano. Ho adorato i colpi di scena che fino all'ultimo fanno dubitare il lettore. Insomma... ho adorato praticamente tutto!

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono ben caratterizzati, multisfaccettati, risultano realistici, riescono a instaurare una forte empatia con il lettore, qualità molto importante che permette di stabilire un forte rapporto anche con la storia stessa.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: C'è stata qualche imprecisione nell'editing, ma la traduzione mi è sembrata ben fatta, nulla da eccepire.



voto:



Acquisto consigliato? Sì! Consigliatissimo a tutte le amanti dei classici inglesi, dei romanzi gotici ottocenteschi con ricostruzioni storiche e ambientali del tutto appropriate. Consigliatissimo a chi non disdegna il paranormale (inteso come ghost story) e le storie d'amore se ben lungi dall'essere stereotipate e banali.

lunedì 26 novembre 2012

la lista dei desideri (26)


In questa rubrica aggiungerò settimanalmente (ma non proprio tutte le settimane) i libri che mi hanno particolarmente colpita e che ho aggiunto nella mia personale wish-list (che si allunga in maniera preoccupante giorno dopo giorno). XD

I titoli aggiunti in wish-list questa settimana sono quattro! 


MIND GAMES di Carolyne Crane

SinossiJustine Jones ha un segreto. Ipocondriaca fino alla paranoia, è convinta che le stia per scoppiare un vaso sanguigno del cervello. Poi, all'improvviso, Packard, un uomo di una bellezza sconvolgente, comprende il suo problema e la invita a unirsi a lui e alla sua squadra anticrimine. E' un'occasione unica: Con l'insegnamento diretto di Packard Justin impara a far diventare la sua ossessione un'arma da usare contro i peggiori criminali di Midcity e, finalmente, ottenere la libertà che ha sempre desiderato. Fine del problema. O no? A Midcity, il brioso capo della polizia sta portando avanti una battaglia contro dei criminali che hanno poteri che vanno oltre i limiti umani: E, mentre le prime missioni di Justine risultano essere dei successi strepitosi, Packard si scopre essere diverso da come appare in realtà. Presto, dibattuta dall'attrazione fra due uomini molto diversi fra loro, Justine si troverà in un mondo fatto di magia, erotismo e terribili segreti. Con l'aiuto di Packard, Justin si è liberata della sua fobia, solo per scoprire una realtà molto più spaventosa della peggiore delle sue paure.

Mind Games è un romanzo supernatural adult (nonostante la cover possa ricordare uno YA) ed è da quando ne ho sentito parlare vari mesi fa che mi sono ripromessa di metterlo in wish-list. E' uscito in libreria la scorsa settimana, ma prima di acquistarlo aspetterò qualche recensione.




KATHERINE di Any Seton

SinossiKatherine de Roet, figlia di uno yeoman e sorella di Philippa de Roet, damigella della regina alla corte di Edward III e di Philippa di Hainaut, ha sedici anni quando lascia il convento di Sheppey, dove ha ricevuto un'educazione consona al suo rango. Pelle lattea e liscia, bocca carnosa, sorriso dal fascino radioso, unito a una malinconia che scioglie il cuore, Katherine è destinata a un matrimonio con un proprietario terriero oppure con un armigero, come si addice alla figlia di uno yeoman, un araldo della corona nell'Inghilterra del XIV secolo. Una volta giunta a corte, tuttavia, la sua avvenenza le riserva tutt'altro destino. Hugh Swynford, nobile vicino alla famiglia reale, si invaghisce perdutamente di lei. Capelli corti e crespi, viso sgraziato e deturpato da una cicatrice violacea che gli attraversa la guancia destra, Swynford ha ereditato un imponente maniero a Kettlethorpe e conquistato il privilegio di essere al servizio di John di Gaunt, l'affascinante terzogenito di Edward III e di Philippa di Hainaut, ammirato e invidiato in tutto il paese per aver sposato Blanche, figlia del più potente e ricco esponente dell'aristocrazia inglese del tempo, Henry di Grosmont, duca di Lancaster. Grazie alla sua determinazione, e a quella di Philippa, che non manca di far presente alla sorella la fortuna insperata di poter diventare una lady, Hugh Swynford riesce a vincere le resistenze della piccola de Roet e a sposarla.

Dicono che questo sia il miglior romanzo storico dell'autrice, romanzo che da noi in Italia è andato fuori commercio da decenni. Ora, con questa nuova ristampa della Beat edizioni, avremo modo di leggerlo nuovamente. Personalmente sono molto sensibile alla tematica dei libri dimenticati e il fatto che questo sia stato per molto tempo ignorato e sparito dalla circolazione è una ragione in più (oltre al fatto che la storia mi incuriosisce) per volerlo, per dargli finalmente un'altra opportunità di essere conosciuto e amato. Appena me lo potrò permettere sarà mio *__*




LA MORTE NEL CUORE di Elizabeth Bowen

SinossiThomas Quayne gode di una cospicua rendita, un lascito della sua ricca madre. Sua moglie Anna, alla morte del padre, ha ereditato anche lei una fortuna non indifferente. Nei primi anni di matrimonio, Anna ha avuto due aborti che le hanno procurato la compassione delle amiche e la ferma convinzione che la sola idea di avere figli sia per lei nefasta. Anna e Thomas conducono un'esistenza tipica dell'upper class inglese, per la quale le forme e l'etichetta hanno il valoroso compito di stemperare l'impeto dei sentimenti e la violenza degli impulsi. Un giorno fa improvvisa irruzione nella loro vita Portia, la figlia che il padre di Thomas ha avuto da Irene, prima amante e poi sposa in seconde nozze. Rimasta orfana di entrambi i genitori, esaudendo un desiderio del padre, Portia si presenta al cospetto del fratellastro Thomas, cui non resta che accoglierla in casa e imporre l'ingrata ospite alla moglie. Portia ha trascorso un'infanzia segnata da continui spostamenti attraverso l'Europa e da soggiorni in squallide camere di alberghi modesti. A chi può aprire il cuore? Inevitabile che la ragazza sia irrimediabilmente sedotta da un giovane dal viso corrotto e, insieme, straordinariamente innocente: Eddie. Quando questo raggiunge Portia in una gita al mare coi suoi giovani amici, la fiamma che guizza improvvisa da un accendino in un cinema buio illumina uno stupefacente, romantico tradimento e, insieme, uno dei più disperati naufragi del cuore della letteratura moderna.

Era il libro della Neri Pozza che attendevo di più per la stagione autunno/inverno 2012, dato che la storia mi aveva catturata già da quando avevo appreso che sarebbe stato pubblicato, svariati mesi fa. Purtroppo sono rimasta delusa delusa delusa delusa (...) dal cambio dell'ultimo minuto di copertina. Quella sopra è la cover con cui il romanzo è stato pubblicato, mentre inizialmente la cover avrebbe dovuto essere questa:
Non riesco davvero a farmene una ragione, com'è possibile che una cover così carina sia stata cambiata con una del tutto anonima e priva di gusto estetico? Una donna seduta sull'erba con la parte superiore del corpo fuori dall'inquadratura come in una foto venuta male non è esattamente quello che agogno in una copertina di un romanzo interessante come questo. Metto il libro in wish-list ma mi riservo di acquistarlo solo se ne vale davvero la pena.




UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE di Peter Cameron

SinossiJames ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...

Questo romanzo non è affatto una novità, anzi, è già stato pubblicato da anni e ha avuto riscontri molto positivi tra i lettori, al punto che ne è stata tratta anche una trasposizione cinematografica, uscita nelle sale abbastanza di recente. Io non ho ancora avuto il piacere di leggerlo (e di guardare il film senza prima averlo letto non se ne parla neanche!) quindi metto il romanzo in wish-list sperando di riuscire a rimediare al più presto.

sabato 24 novembre 2012

acquisti e regali (95)



"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana, per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

La scorsa settimana, le nuove entrate nella mia libreria sono state:  



BLOOD MAGIC di Tessa Gratton

SinossiSilla è disposta a tutto pur di scoprire cosa è successo davvero la notte che i suoi genitori hanno perso la vita, anche a provare gli incantesimi del misterioso libro trovato all'improvviso sulla porta di casa. Nick si è appena trasferito nella villa dall'altra parte del cimitero e quando incontra Silla, nascosta tra le tombe e impegnata con formule in latino, sangue e foglie secche, non crede ai suoi occhi. Pensava di essersi lasciato la magia alle spalle e invece eccola tornare verso di lui, carica di ricordi, dolore e fascino. Uniti dal destino e da una profonda attrazione, Nick e Silla dovranno combattere contro la presenza oscura che vuole entrare in possesso del libro e di tutto il suo potere, e imparare a controllare la forza intossicante della magia del sangue.


L'AMICO IMMAGINARIO di Matthew Dicks


SinossiBudo ha otto anni, come Max, ma non è nato otto anni fa. È stato inventato da Max quando aveva quattro anni e solo lui può vederlo. Budo è l'amico immaginario di Max ed è la voce narrante di questo romanzo. Max vive in un mondo tutto suo e Budo è il suo migliore amico. L'unico.




 UN GIORNO DI GLORIA PER MISS PETTIGREW di Winifred Watson

SinossiÈ una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l'impiegata le ha dato l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse. L'edificio in cui si trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche elettrizzata.


venerdì 23 novembre 2012

Un libro... a raggi X!!! (11) L'ULTIMO LUPO MANNARO




Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten page a cui il mio blog è gemellato) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Dopo aver passato ai raggi X i libri già tre romanzi ("Il libro della vita e della morte" di Deborah Harkness, "Il diario proibito di Maria Antonietta" di Juliet Grey, "Una moglie affidabile" di Robert Goolrick) è arrivato il momento di presentarvi il quarto libro ospite della nostra rubrica. Questa è la volta di: "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan e siccome il libro è piuttosto lungo (conta ben 61 capitoli) divideremo la rubrica in quattro puntate, commentando 15 capitoli alla volta. In questa prima puntata verranno quindi presi in considerazione i capitoli dall'1 al 15.

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'ultimo lupo mannaro
Serie: L'ultimo lupo mannaro, vol.1
Autore: Glen Duncan
Traduzione: Tommaso Biancardi
Editore: ISBN edizioni
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2011
Pagine: 474
Prezzo: 16,90

Sinossi: Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassini, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, h deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all'inseguimento della vita. “L’ultimo lupo mannaro” è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dall'1 al 15:


SARA: Iniziamo a parlare di cover e formato. Nonostante la cover sia molto semplice e senza fronzoli l'apprezzo proprio perché anche nell'edizione originale è molto simile. Subito vi è la quasi certezza che la storia contenuta al suo interno non sia una delle solite patinate che vanno di gran moda adesso e anche questo mi ha incuriosita e indotta all'acquisto. Meno attrazione l'ho avuta riguardo al formato, molto piccolo, compatto, in brossura, con copertina di cartoncino abbastanza sottile e non plastificato. Questo è uno dei formati tipici della casa editrice quindi non ne posso fare una colpa al libro, però non è agevole. A causa delle ridotte dimensioni il libro prende la forma di un mattoncino molto spesso, i caratteri sono piccoli come in un'edizione super-economica (nonostante il prezzo non lo sia) e a bisogna aprire il libro con cautela per non lasciare segni sul dorso. Diciamo che questo ultimo punto non è obbligatorio, ma essendo io fissata con l'idea di mantenere i libri in condizioni ottimali non posso fare a meno che leggere il volume facendo attenzione a piegarlo il meno possibile.

MORNA: Sì, spendiamo due parole sull'estetica di questo romanzo. Io ho comprato il romanzo appena uscito (ovvero un anno e mezzo fa circa) ma poi per un sacco di motivi è rimasto ad aspettare di essere letto fino ad ora. Quando l’ho ripreso in mano per cominciare questa lettura per poco non mi è cascata la mascella: non ricordavo affatto di aver speso tutti quei soldi per un libro del genere!! 16,90 € per un libro la cui cover è di cartone (leggasi non puoi portarlo in borsa perché si rovinano gli angoli, non puoi aprirlo troppo perché si segna il dorso – si, sono una maniaca dello stato di conservazione dei libri anche io-) e il formato è quello dei supereconomici, sono veramente troppi!! Troppi anche per il contenuto (ma questa è un’altra storia, andiamo con ordine!). Se invece vogliamo parlare della cover in sé e per sé allora posso dire di aver apprezzato la scelta della casa editrice di aver mantenuto una copertina abbastanza identica all'originale, sebbene io la trovi in ogni caso anonima. Si, in effetti riflette un certo stile narrativo presente all'interno del romanzo ma oltre a ciò, non è di certo una di quelle cover che guardi e dici “Cavolo, anche se il libro vale niente, la copertina è strabella!!”

SARA: Passando invece al romanzo, ammetto che in questi primi 15 capitoli non mi sono ancora fatta un'idea precisa se il libro possa piacermi oppure no. E' una sensazione strana perché in alcuni punti la storia mi sembra interessante e in altri mi è indifferente. Certamente l'impatto iniziale è in linea con la sensazione che ispirava l'immagine di copertina: una storia senza fronzoli e davvero lontana anni luce dalla moda del momento.

MORNA: Io invece un’idea ben precisa me la sono fatta, eccome! E l’idea sarebbe che questo libro non mi piace! Non nego che la storia ha, secondo me, diverse potenzialità. Inutile sottolineate come però non siano affatto sfruttate dall'autore. L’idea del romanzo duro, senza fronzoli, sbattuta in faccia al lettore dove la bestia è bestia e, il mostro è davvero tale era una genialata, almeno secondo me soprattutto nell'era dei vampiri scintillanti, buoni e ultrabelli. Ma di tutto il resto non salvo niente!

SARA: L'autore inoltre sfoggia un linguaggio molto maschile. Lui è un uomo, il protagonista anche, ok, ma a prescindere da questo esistono libri prettamente femminili (che non sempre apprezzo, dipende molto dai contenuti), poi ci sono i romanzi equilibrati che vanno bene per entrambi (quelli che preferisco!) e poi ci sono anche quei romanzi prettamente maschili, e "L'ultimo lupo mannaro" è proprio uno di questi e si nota. Ciò non significa che un romanzo maschile non possa piacere a una donna (io ad esempio adoro i romanzi di Irvine Welsh nonostante siano talmente maschili da sfiorare a volte la misoginia, ma Welsh è geniale, un provocatore goliardico, ci può stare) però in questo libro ammetto di essermi sentita tagliata fuori, di non riuscire ad entrare in sintonia con il protagonista ed è per questo che ancora devo capire se la mia mancanza di feeling è solo momentanea o no.

MORNA: D’accordissimo con te: il linguaggio è molto maschile, così come molti dettagli del romanzo e ciò può in effetti destabilizzare un lettore donna (cosa che per altro, come te, ho provato sulla mia pelle) Inoltre, nonostante la sufficiente caratterizzazione del protagonista, Jacob ha continuato a rimanermi indifferente, l’ho sentito poco vicino e per niente empatico se non a tratti discontinui.
Voglio inoltre porre l’attenzione su un altro aspetto che proprio non ho digerito: lo stile dell’autore. L’ho trovato davvero irritante, come ho fatto a non scagliare il libro fuori dalla finestra in certi passi, resta ancora da vedere! Glen Duncan gioca letteralmente con le parole e con i significati. Gioca con le frasi e i concetti. Infila nel mezzo di un discorso un altro discorso che non c’entra nulla con il precedente. E io mi domando: il tutto a che pro? La voglia di sperimentazione (chiamiamola così)dell’autore mi ha dato su i nervi durante tutta la lettura. La ricerca costante del vocabolo particolare, dell’accostamento ardito, la voglia di stupire a tutti i costi il lettore mi ha stufata e fatto infuriare. Glen Duncan gioca a fare il geniale e il goliardico, peccato che gli riesce estremamente male! Soprattutto il voler shoccare il lettore a ogni costo mi ha alternativamente innervosito e strappato risate (di disperazione). Ora, io non sono certo una puritana che si scandalizza per l’uso di un linguaggio hard, anzi ho detto prima come questa caratteristica avrebbe potuto essere molto interessante se portata avanti bene, ma dimmi (e ditemi voi) che senso ha questa frase “[…] il suo intrepido sangue femminile, un tenue, elettrizzante odore di m**** e quello penetrante e caldo della sua f*** intelligente e setosa” . F*** intelligente??
Ipotetico dialogo di Morna con Duncan: “No, dico ma mi prendi per deficiente, per cretina? Ti piace usare quella parola e la usi a caso in una frase tanto per dire di averla messa? Credi di impressionare? Credi che il tuo personaggio in questo moda risulti essere l’alpha della situazione? Mi spiace caro, ma l’idea che arriva è che questo poveretto oltre a non conoscere gli aggettivi è perennemente arrapato e basta!
Per quanto mi riguarda sono questi dettagli (e come questo ce ne sono a decine nelle 130 pagine lette finora) che mi hanno maggiormente infastidita.

SARA: L'atmosfera che si respira durante la lettura è grigia, fumosa, una specie di misto tra il genere spy story, il pulp e l'hard boiled (di urban fantasy ha proprio poco) e la scrittura è molto fredda, dura, che non risparmia scene crude e vocaboli grezzi. Certamente non un romanzo per "signorine", ahahaha :-)
In questi primi capitoli impariamo a conoscere meglio il contesto in cui si colloca la storia, iniziamo a conoscere anche il passato del protagonista, che non si dimostra proprio un simpaticone, anzi. Ciò nonostante non mi va di sbilanciarmi troppo nel giudicarlo, d'altronde, dopo tante smancerie, avevo voglia di una lettura un po' scorretta. Direi che almeno su questo sono stata accontentata.
Per il momento non mi sbilancio neanche sul voto, mi butto sulle 3 stelline politiche nell'attesa di farmi un'idea migliore.

MORNA: Sì, in queste prime pagine impariamo effettivamente qualcosa: che Glen Duncan non sa scrivere il background della vicenda e il personaggio di Jacob Marlow. Stop. Niente altro. E già è qualcosa. Purtroppo ripeto, nonostante ci siano delle buone potenzialità all'interno del romanzo, troppe cose non mi sono piaciute affatto.
Il mio voto parziale è di 2 stelline, sperando in qualcosa di meglio per il futuro.

mercoledì 21 novembre 2012

Avvistamento: LEVIATHAN - LA TRILOGIA

Il 6 Novembre 2012, per la casa editrice Einaudi, è stata pubblicata la trilogia completa di "Leviathan" di Scott Westerfeld. Purtroppo prima di questa raccolta solo il primo libro della trilogia era uscito in commercio, quindi la trilogia accorpata entra in campo non dopo la pubblicazione di tutti e tre i volumi separati come accade di solito, creando molti disagi ai lettori affezionati che avevano voluto dare fiducia alla serie acquistando il primo. Ciò nonostante, ho avuto il piacere di ammirare il libro dal vivo ed è davvero ben confezionato, con copertina rigida e sovracopertina dagli effetti iridescenti, e ha delle bellissime illustrazioni interne, quindi sono convinta che sia un acquisto che per gli amanti del genere non può davvero mancare.


Ecco la scheda del libro:

Titolo: Leviathan - La trilogia
Autrore: Scott Westerfeld
Illustrazioni: Keith Thompson
Editore: Einaudi
Pagine: 1200
Data di Pubblicazione: 6 Novembre 2012
Prezzo: 28,00

Sinossi:  Siamo sull’orlo della Prima guerra mondiale. Mentre il giovane Alek, principe dell’Impero austro-ungarico, è in fuga sul suo Camminatore, di là dalla Manica una ragazza, Deryn Sharp, si traveste da maschio per diventare pilota nell’aviazione britannica. Ma il suo segreto rischia di essere scoperto. I due ragazzi appartengono a opposti schieramenti: lui ai Cigolanti, lei ai Darwinisti. Ma il destino vuole che le loro strade si incrocino nel modo piú inatteso, portandoli entrambi a bordo del Leviathan, un gigantesco animale volante, metà balena metà dirigibile, che forse li strapperà al frastuono della guerra.
Le avventure di Deryn e Alek (che fino agli ultimi capitoli del terzo volume della trilogia ignorerà che Deryn è una ragazza) li condurranno in giro per mezzo mondo: dalla Svizzera diretti in Turchia, dove arriveranno per aiutare gli insorti e vincere la rivoluzione. Poi in Siberia (dove si ritroveranno a salvare da morte certa l’inventore della radio Nikola Tesla), quindi in America e Sudamerica: dalla California di William Hearst e di Hollywood, passando per il Messico di Pancho Villa, per approdare infine a New York. Nel frattempo Alek scoprirà che Deryn è una ragazza, i due si accorgeranno di essere innamorati l’uno dell’altra, e nel gran finale della trilogia decideranno di stare insieme, rinunciando Deryn al suo posto in aeronautica e Alek al trono.


Una Prima guerra mondiale piú vicina al futuro che al passato. Estetica vittoriana e tecnologia futuristica si fondono a perfezione creando ammalianti scenari all’altezza della migliore letteratura di fantascienza.
Protagonisti di questa saga grandiosa, due adolescenti che si incontrano, maturano insieme e infine si scelgono.






L'AUTORE:

SCOTT WESTERFELD è nato in Texas e vive tra Sydney e New York. Ha scritto diciotto romanzi tra fantascienza, steampunk e YA, tra cui (pubblicate in Italia) le serie I diari della mezzanotte (Newton Compton), Vampirus (Fazi) e Beauty (Mondadori), e il romanzo Fashion Killers (Fazi). Appena uscita in America, la versione manga di Uglies (primo volume della trilogia Beauty): Shay’s Story (Del Rey 2012). Il 20 agosto, legato alla serie Leviathan, uscirà in America The Manual of Aeronautics. An Illustrated Guide to the Leviathan Series (Simon Pulse, sempre con i disegni di Keith Thompson).

W... W... W... Wednesdays (85)


w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)
Ecco le mie risposte:


*What are you currently reading?



Da ieri in lettura:  "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan. Questo libro entrerà nella rubrica "Un libro a raggi X", verrà commentato un po' alla volta per quattro settimane!!!!










Inoltre, da oggi, sto leggendo anche "Eterna" di Victoria Alvarez. Sono davvero davvero all'inizio, ho letto soltanto il primo capitolo, ma la storia già mi piace! Non voglio illudermi, ma se il buon giorno si vede dal mattino, questo dovrebbe essere un *ottimo giorno*. Speriamo!!!





*What did you recently finish reading?


Ho finito:  "Il testimone" di Nora Roberts, una lettura non male, scorrevole e ben scritta, ma non esattamente ciò che mi aspettavo da un romanzo etichettato come thriller. QUI LA MIA RECENSIONE!




Inoltre ieri ho finito "Il canto della rivolta" di Suzanne Collins, terzo e ultimo volume della serie Hunger Games. Che dire, questo purtroppo mi ha davvero delusa. QUI LA MIA RECENSIONE!







*What do you think you’ll read next?


Prossimamente leggerò i seguenti libri:  "Gita al faro" di Virginia Woolf, "Le scarpe rosse" di Joanne Harris e "I figli di Atlantide" di Mario De Martino.