venerdì 11 gennaio 2013

Recensione: I FIGLI DI ATLANTIDE

Ecco la mia recensione al libro "I figli di Atlantide" di Mario De Martino.


Titolo: I figli di Atlantide
Autore: Mario De Martino
Editore: Casini
Pagine: /
Data di Pubblicazione: 23 Febbraio 2011
Prezzo: 16,90

Sinossi:  Un medaglione. Un'antica civiltà. Un'iscrizione arcana. Sono questi, apparentemente, gli unici punti di contatto tra i giovani Ivan, Sarah e Seiji, che vivono in tre luoghi diversi e lontani e non si sono mai incontrati. Ma le cose sono destinate a cambiare, perché i tre ragazzi sono stati scelti per sciogliere un enigma antico e sfortunato, per portare a termine un compito iniziato tanti, troppi secoli fa. Ma è un'avventura pericolosa, se di mezzo ci si mette la setta Atlantis e neanche l'FBI riesce a evitare una catena di efferati delitti. La salvezza dell'umanità dipende da loro, se sapranno mettere a frutto il misterioso potere del medaglione, e l'ammonimento in esso contenuto: “Bene vixit qui bene latuit”.

La mia opinione: Dalla lettura di questo romanzo sono rimasta sorpresa per ben due fattori. Il primo, sarà ormai banale dirlo perché in rete è stato già detto più volte, è che l'autore dimostra uno straordinario talento, considerando la sua giovane età (diciassettenne alla data di pubblicazione del libro, è bene ricordarlo) si è cimentato in un romanzo molto lontano da ciò che ci si potrebbe aspettare, un romanzo molto adulto, come contenuti e come stile di scrittura. Oltre alla perfetta padronanza di linguaggio, oltre alla scelta di termini vari e non ripetitivi, si nota anche un certo lavoro di background, uno studio approfondito della tematica trattata, cosa che nei romanzi contemporanei non è affatto una caratteristica da dare per scontata, non è infatti raro trovare romanzi assolutamente privi di nozioni esaustive e specifiche riguardo ai suoi contenuti, ma non è questo il caso di "I figli di Atlantide". Altro fattore rilevante è l'originalità della storia, che mi ha sorpresa proprio per la sua diversità, per il suo distinguersi dalle altre trame! Come costruzione narrativa il romanzo ha un taglio molto "cinematografico", in terza persona ma con frequenti cambi di "inquadratura" (passatemi il termine) che crea proprio l'idea di visionare un filmato, sensazione amplificata ulteriormente dal genere azione/poliziesco/thriller molto in voga nella produzione cinematografica americana. Sì, nonostante l'autore sia italiano l'ambientazione è del tutto straniera, ma non ne risente in credibilità, se provaste a leggere il libro senza sapere il nome dell'autore sono sicura che non ve ne accorgereste nemmeno!
L'intreccio della storia è preciso e ben congegnato, ma proprio a causa dei molti intrecci e dei frequenti cambi di POV ho fatto un po' fatica all'inizio ad entrare in sintonia con le sue dinamiche, ma superate circa un centinaio di pagine (dico "circa" perché non vi è la numerazione, come di consueto per questa casa editrice) il problema si è risolto da solo. Come genere narrativo non posso dire che sia tra i miei preferiti, anzi, devo dire che i romanzi action/thriller solitamente non mi attirano proprio, ma, vuoi perché ero curiosissima di leggere qualcosa dell'autore, vuoi perché mi sono ripromessa di dare una possibilità ad ogni genere nessuno escluso, ho deciso di leggere "I figli di Atlantide" e non ne sono rimasta per niente delusa. De Martino è un'autore da tenere d'occhio e spero di leggere presto altri suoi romanzi.



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover è molto rappresentativa dei contenuti del romanzo, la trovo perfettamente idonea, e anche niente male come grafica, sia per immagini, sia per colori.

Stile di scrittura: L'autore ha senza ombra di dubbio una padronanza di linguaggio perfetta, un vocabolario ricco e vario che nulla ha da invidiare ad autori esperti e famosi. Per quanto riguarda lo stile il taglio è più "cinematografico" che da romanzo e se questa peculiarità da una parte rende le scene più dinamiche e veloci, dall'altro potrebbe penalizzare la storia e renderla un po' frammentata, soprattutto all'inizio dove ancora si deve entrare in sintonia con i fatti narrati.

Idee alla base della storia: Non sono un'esperta di action thriller con elementi storici come questo, ma mi sento comunque di definire questa storia molto originale, con una trama complessa e risvolti insospettabili. La commistione tra leggende del passato, intrighi internazionali e profezie, se poi amalgamate come in questo caso con il genere di personaggi che troviamo nel libro rende il tutto particolarmente estraneo alla moda del momento.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono molti e vari e troviamo anche tre protagonisti. Come caratterizzazione non è approfondita, di molti personaggi si viene a conoscenza poco più che un nome, mentre per i protagonisti e i personaggi principali viene dedicato più spazio ma non quanto si sarebbero meritati. Forse questo è l'unico elemento debole del libro, che tuttavia anche se non eccelle raggiunge una piena sufficienza.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Ho notato un paio di piccoli errori di battitura, ma niente di grave.




voto:



Acquisto consigliato? Sì! Ammetto di aver affrontato il libro più per curiosità riguardo all'autore che per un reale interesse verso il genere narrato, ma ciò nonostante mi è piaciuto e consiglio il libro a tutti, senza distinzioni di età. Se poi il genere vi ispira e la trama è già abbastanza nelle vostre corde ancora meglio, non vi deluderà!

1 commento:

  1. Bella recensione, molto ben curata. Complimenti.
    Se avrò occasione leggerò questo libro

    RispondiElimina