giovedì 31 luglio 2014

Recensione: I VICERÉ di Federico De Roberto

La mia recensione su "I Viceré" di Federico De Roberto. 


Titolo: I Viceré
Autore: Federico De Roberto
Curatore: Sergio Campailla
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: Maggio 2014 (prima edizione 1894)
Pagine: 509
Prezzo: 3,90

Sinossi: Con I Viceré De Roberto raggiunge la pienezza e la forza espressiva del capolavoro. In questo romanzo storico, paragonabile per impianto e grandezza a I Buddenbrook di Thomas Mann, l’autore crea un equilibrio perfetto fra la rappresentazione del «decadimento fisico e morale d’una stirpe esausta» e le vicende dell’unificazione italiana. Il libro racconta la saga di una grande famiglia aristocratica siciliana di ascendenza spagnola, gli Uzeda. A partire dalla fatidica morte della capostipite, le vicende familiari si dipanano sullo sfondo di una Sicilia feudale e borbonica; e d’altra parte, la storia della Sicilia e dell’Italia entra, a poco a poco ma inarrestabile, nel recinto familiare. I Viceré si conferma come il massimo romanzo di De Roberto e uno dei vertici dell’intera narrativa italiana.


La mia opinione: Più leggo romanzi classici e più sono dell'idea che dovrei leggerli tutti :-)
"I Viceré" di De Roberto è entrato nella mia libreria quasi per caso, non l'avevo mai sentito nominare prima, ma l'ho acquistato a scatola chiusa appena la Newton Compton lo ha pubblicato nella nuova versione "mini mammut" ad un prezzo conveniente e in un formato bello e resistente, un affare!
Non sapevo praticamente nulla di ciò che mi attendeva e sono rimasta piacevolmente colpita dallo stile di scrittura arguto e intenso dell'autore, che nonostante il secolo e più che ci distanzia e nonostante la complessità degli elementi esposti, riesce ad essere attualissimo e scorrevole.
Non dico che "I Viceré" non sia un romanzo impegnativo, anzi lo è molto e ora che l'ho finito sono convinta che per coglierne al meglio tutte le innumerevoli sfumature di particolari e tutta la vastità della tematica trattata sarebbe da rileggere una seconda volta. Eppure, se avessi saputo in anticipo a grandi linee di cosa narrava mi sarei aspettata un "mattone" molto peggiore. "I Viceré" altri non è che un romanzo di genere storico e saga famigliare della famiglia siciliana Uzeda di Francalanza, una nobile stirpe discendente da Viceré spagnoli. (Io già che non amo le saghe famigliari e che di romanzi storici ne ho una cultura molto esigua non pensavo che potessi apprezzare uno così, ma invece mi è piaciuto e pure tanto!) Tramite le vicissitudini di questa famiglia reale, al cui interno l'autore descrive con sagacia e fine umorismo tutte le vicende dei suoi membri, il lettore viene a conoscenza di tutti i terribili difetti che affliggono la società dell'epoca narrata, ma che sono tristemente e incredibilmente attuali anche rispetto alla società odierna. Tutto è in repentino movimento, nulla rimane immutato, le usanze si evolvono, la politica cambia (il romanzo è ambientato nel pieno del risorgimento e dell'unificazione italiana, quindi lo sfondo storico è colmo di cambiamenti di tutti i tipi), ma le persone rimangono le stesse, con tutti i loro difetti di avidità, sete di potere, corruzione, odio e meschinità.
“No, la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa” ecco una frase chiave del romanzo che chiarifica in tutto e per tutto il concetto sopra descritto, l'autore è inoltre strabiliantemente abile nel descrivere i suoi personaggi, risultano vividi e realistici come non mai, ed è al tempo stesso abilissimo nel descrivere il contesto storico narrato, fornendone uno spaccato preciso e facilmente intellegibile anche per chi come me non ha mai amato e studiato la storia. Da leggere!


"In questa casa chi fa il rivoluzionario e chi il borbonico; così sono certi di trovarsi bene, qualunque cosa avvenga!"



voto:




Acquisto consigliato? Sì, è un libro sicuramente impegnativo ma che vale la pena leggerlo, soprattutto perché si sminuiscono tanto le opere classiche italiane, eppure questa passata un po' in sordina è migliore di tante altre. A mio avviso sarebbe da far leggere nelle scuole al posto del sopravvalutato romanzo de "I promessi sposi".

mercoledì 30 luglio 2014

Recensione: LA CORSA DELLE ONDE di Maggie Stiefvater

La mia recensione su "La corsa delle onde" di Maggie Stiefvater. 



Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


La mia opinione: Questo libro è stato una vera rivelazione. Conoscevo di fama l'autrice ma non avevo mai letto i suoi romanzi perché avevo paura di imbattermi nei soliti young adult che sinceramente mi hanno stufata. Ho deciso di darle una possibilità con "la corsa delle onde" per due motivi: 1) le recensioni sopra la media mi hanno incuriosita 2) è un romanzo AUTOCONCLUSIVO! Davvero... imbattermi nell'ennesima saga con la probabilità che non ne verrà completata la pubblicazione in Italia? No, grazie. Quindi, se anche voi non ne potete più delle solite trovate commerciali di libri fotocopia e serie interrotte fate come me: leggete "La corsa delle onde"! :-)
Appena iniziata la lettura è subito chiaro che siamo davanti a un prodotto editoriale diverso, la storia è fin dall'inizio affascinante e misteriosa, (niente personaggi paranormali o con i superpoteri, niente adolescenti bellissimi e ricchissimi che vanno a scuola e vivono in villette a schiera, niente niente niente dejà-vu da altri libri di nessun tipo..) l'ambientazione è su un'isola da qualche parte nell'oceano e il tempo in cui avviene la storia non è ai giorni nostri, ma piuttosto retrò (forse anni 50/60? non lo sapremo mai dato che non viene specificato..) e poi vi è una componente magica piuttosto velata, perché la storia riprende la leggenda dei Kelpie (cavalli d'acqua del folclore celtico), ma non in maniera precisa. Diciamo che l'autrice ha preso un piccolo spunto da questa mitologia e poi la ha come reinventata lei stessa nella maniera che preferiva, e secondo me il risultato è stato ottimo. Il ritmo narrativo è piuttosto lento, ma non noioso, l'autrice è stata bravissima a ricreare quest'ambientazione un po' magica e mitologica e inserirle al suo interno una storia del tutto veritiera con personaggi normalissimi (ma non per questo meno interessanti), che si devono scontrare con problemi reali della vita quotidiana. Inoltre ci tengo a sottolineare come le descrizioni riescano benissimo a far immedesimare il lettore in ogni scena, perché la scrittura risulta perfettamente vivida, evocativa, suggestiva... sembra di essere lì! E questo è sicuramente uno dei pregi fondamentali, perché se un romanzo riesce ad affascinarti a tal punto e a garantirti una totale immedesimazione allora significa davvero che è un romanzo che vale!
I personaggi principali risultano caratterizzati alla perfezione, sembra di conoscerli da sempre, un po' meno alcuni personaggi secondari, che a volte danno l'idea che abbiano poco spessore, ma questo è davvero uno dei pochi pochissimi difetti del libro, che se vogliamo fare un confronto con i difetti degli altri libri ya allora appare evidente che questo della Stiefvater appartiene proprio ad un'altra categoria. Non so che altro aggiungere, se non che dopo aver letto questo libro mi è venuta voglia di leggere anche gli altri di questa autrice, perché, se anche gli altri sono scritti con lo stesso stile evocativo e suggestivo allora meritano tantissimo!



voto:




Acquisto consigliato? Sì, STRAconsigliato! Chi ama i cavalli e i paesaggi suggestivi lo adorerà alla follia, ma lo consiglio veramente a tutti i lettori a cui piacciono le storie magiche dall'atmosfera rarefatta.

martedì 29 luglio 2014

Un libro... a raggi X!!! LA CORSA DELLE ONDE - capitoli 49-66



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


In questa quarta e ultima puntata commentiamo i capitoli 49-66 de "La corsa delle onde" scritto da Maggie Stiefvater.
Se vi siete persi le precedenti puntate potete trovarle qui: 


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 49 al 66:


SARA: Eccoci giunti all'ultima tappa della rubrica e al gran finale del libro. E non lo dico a caso, questo finale è davvero un "gran finale", molto rocambolesco, molti colpi di scena... ma passiamo per gradi.

MORNA: Oddio! Devo ancora riprendermi da questo finale *si tira i pizzicotti da sola*

SARA: La nota più dolente di questi capitoli (speravo di sbagliarmi e invece no...) è stato Mutt. Odio viscerale per questo personaggio!!! Più cattivo di così non poteva essere... ma come si fa!!!! Il capitolo 53 è stato terribile, stringevo la copertina del libro così forte per la paura che fosse successo il peggio... e comunque povera Edana, che scena straziante, per fortuna l'autrice non si è soffermata troppo a lungo a descriverla perché mi è bastata fin troppo così. Adorabilissima invece la scena di quando Sean si presenta a cena, davvero carino il suo modo di porsi, lo so che sono strana, ma tra tutte le scene in questi ultimi capitoli (non molte a dire il vero) della love story tra i due personaggi ho apprezzato maggiormente quella rispetto ad altre.

MORNA: Giuro che avrei strangolato con le mie stesse mani Mutt Malvern!!! Che rabbia! Davvero subdolo e cattivo: si è meritato la fine che l’autrice ha deciso per lui! Per quanto riguarda Sean, ormai lo sai, ogni volta che lo si nomina mi vengono gli occhioni a cuoricino! Ma quanto è tenero?! Quanto? *sospira*
Per quanto mi riguarda, invece, una delle parti che ho apprezzato di più riguardo la love story è stata la scena del tramonto, la sera prima della gara. Quella scena, secondo il mio modesto parere, è un piccolo capolavoro di narrativa. Mi sono sentita letteralmente trasportata, sembrava di viverla davanti a me…fantastica, non ci sono altre parole!


SARA: Poi vabbè... se vogliamo parlare della corsa... lì tensione ai massimi livelli! Mi aspettavo ovviamente che non filasse tutto liscio, ma ciò che è accaduto è stato in parte inaspettato e anche lì ho maledetto Mutt un bel po'... fino a quando ha avuto quel che si meritava!

MORNA: Concordo in pieno. Durante la lettura ero tutta un fascio di nervi non sapevo bene cosa aspettarmi, ma immaginavo qualcosa del genere. D’altro canto non poteva, proprio per un discorso di narrazione, far svolgere il tutto senza intoppi. E infatti così è stato! La parte della gara mi è piaciuto moltissimo, sia per la dinamicità che la caratterizza, sia per il suo svolgimento che ho trovato imprevedibile ma assolutamente ben gestito.

SARA: Tirando le somme delle mie impressioni sul libro confermo che mi è piaciuto moltissimo, il finale è stato qualcosa di incredibile perché la narrazione, che prima era stata abbastanza calma, ha avuto una brusca impennata e come già detto non ha mancato di stupire e mi ha fatta rimanere fino all'ultimo col fiato sospeso. L'epilogo vero e proprio della storia dei due protagonisti anche mi è piaciuto, un finale lieto senza essere banale.

MORNA: Esattamente come dicevo prima. Aggiungo solo che anche io ho apprezzato enormemente lo sviluppo e l’epilogo della storia d’amore che assolutamente è romantica (di quel romanticismo che ti accelera un po’ i battiti del cuore) ma senza mai, e sottolineo mai, essere banale!

SARA: Ma… un appunto devo farlo sui personaggi secondari che secondo me sono stati caratterizzati poco e non bene... mi spiego meglio. Secondo me l'autrice si è concentrata unicamente sui personaggi che ha preferito, vedi i due protagonisti e Finn (anche lui un bel personaggio) ma ha invece tralasciato quasi completamente di caratterizzarne altri, specialmente i personaggi negativi. Mutt, come abbiamo già detto più è più volte è il cattivo di turno, un cattivo assoluto che pensa solo a nuocere agli altri ma a parte la cieca invidia che prova nei confronti di Sean non riusciamo a cogliere altro. Forse per lui ci può anche stare, ma che dire invece di suo padre, il signor Malvern? Anche lui rientra tra i personaggi negativi perché pensa solo al suo tornaconto personale, ma la cosa che mi ha lasciata più perplessa è il suo non schierarsi mai né a favore, né contro il figlio. Voglio dire... quando combina quel danno terribile nella sua scuderia si comporta come non fosse successo niente, può essere perché vuole bene al figlio? Non sembrerebbe neanche così. Infatti finita la gara lo troviamo impassibile, nessun sentimento trapela per l'esito della gara e per ciò che è successo. Quando Puck si presenta per saldare il suo debito e comprare Corr l'unico suo pensiero è che i soldi devono essere quelli pattuiti all'inizio, nessuno sconto. Lì mi sarei aspettata di conoscere un po' meglio il suo carattere, di vedervi un barlume di umanità per l'accaduto, niente di niente. Purtroppo questo non mi è piaciuto.

MORNA: Concordo con te, ma in parte mi trovo in disaccordo. Per quanto mi riguarda infatti valgono le stesse considerazioni della puntata precedente. L’atmosfera rarefatta e magica che avvolge il libro si ripercuote anche sui personaggi a mio avviso, e questo non è per me un aspetto negativo. Ho imparato nel corso del libro ad accettare questa particolarità e ad apprezzarla. Come dicevo la scorsa volta, forse se tutto fosse cristallino e spiegato alla perfezione il romanzo perderebbe parte del suo fascino.
É vero, l’autrice si è concentrata maggiormente sui personaggi che preferiva tuttavia anche gli altri, non ho la più pallida idea del perché, mi sono risultati completi. La morte di Tommy Falk, per esempio, mi ha toccata davvero. La scena del suo funerale è stata per me davvero angosciosa e tetra nonostante il personaggio abbia avuto una parte quasi insignificante all’interno della storia. Per quanto mi riguarda, però, questo è assolutamente un merito dell’autrice: riuscire a caratterizzare i personaggi anche con piccolissime pennellate, inserendoli nei contesti adeguati per farli entrare nella testa e nel cuore di chi legge. Nel caso di Tommy Falk è bastata la scena del pollo che si tirava con Gabe per farlo entrare nel mio immaginario e per questo la sua uscita dalla storia è stata davvero toccante.
Per quanto riguarda Malvern invece in parte concordo con te: è un personaggio strano. Il suo non schierarsi né mostrare un pizzico di sentimento però io l’ho visto come una parte del suo essere burbero e molto attaccato ai soldi, al suo lavoro e ai guadagni che la scuderia gli frutta. A questo proposito esemplificativa è stata la scena di quando, durante l’asta con Holly, dice che Sean eredità tutto mentre Mutt ascoltava la conversazione indignato. Per me lui è il classico personaggio egoista concentrato solamente sui suoi interessi. O almeno questo è quanto ho compreso dal “ritratto” che ne ha fatto l’autrice; non posso quindi dire di non averlo trovato completamente non caratterizzato.


SARA: Tornando al mio giudizio sul libro, a parte questi piccoli particolari che a mio avviso non lo rendono perfetto (ma poco ci manca), "La corsa delle onde" è stata sicuramente una delle più belle letture intraprese in questo anno, l'autrice è talentuosa, sa distinguersi sia per stile narrativo che per idee: è da tenere d'occhio. Ero nel dubbio se leggere o meno altri suoi libri, il famoso "Shiver" devo dire che non mi ispirava, ma adesso mi sono convinta a leggerlo. Il mio voto su questi ultimi 18 capitoli è 4,5 stelline e il mio voto complessivo per il libro sempre 4,5 stelline.

MORNA: Assolutamente d’accordo! La corsa delle onde è sicuramente in cima alle migliori letture di quest’anno. Io ho comprato a scatola chiusa la trilogia di Shiver ma ho sempre vissuto con il dubbio di aver fatto un acquisto affrettato. Ora sono sicura del contrario. Per quanto mi riguarda La corsa delle onde è stata una lettura perfetta. 5 Stelline per questo gran finale e 5 stelline per l’intero libro! Assolutamente stra consigliato!

mercoledì 23 luglio 2014

W... W... W... Wednesdays (102)

w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)

Ecco le mie risposte:

 

*What are you currently reading?



Sto leggendo anche per questa settimana:  "I viceré" di Federico De Roberto, per un GDL sul sito di Goodreads... questa settimana lo finirò dato che sono agli ultimi capitoli... é una lettura impegnativa ma estremamente interessante, sono contenta di aver preso la palla al balzo per leggerlo, se non fosse stato per il GDL chissà quando l'avrei fatto...



*What did you recently finish reading?


Ho finito:   "La corsa delle onde" di Maggie Stiefvater, un libro che mi è stra-piaciuto, prossimamente la mia recensione e l'ultima puntata de "Un libro a raggi X".




*What do you think you’ll read next?



Prossimamente leggerò "La rivelazione dell'antica carta" di Karen Marie Moning e "Una damigella in pericolo" di P.G. Wodehouse.

martedì 22 luglio 2014

Un libro... a raggi X!!! LA CORSA DELLE ONDE - capitoli 33-48



Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


In questa terza puntata commentiamo i capitoli 33-48 de "La corsa delle onde" scritto da Maggie Stiefvater.
Se vi siete persi le precedenti puntate potete trovarle qui: 

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 33 al 48:


MORNA: Bè che dire?! Da dove cominciare? Ho come l’impressione che i miei pensieri saranno estremamente sconclusionati, questa volta. D’altra parte come darmi torto, ho appena finito di leggere la scena della cavalcata su Corr di Puck e Sean! Esiste qualcosa più romantico? Giuro che l’ho trovata semplicemente perfetta, ho amato tutto: lo stile con la quale è narrata, i particolari descritti, l’ambientazione…e il tutto senza mai cadere nello smielato o nell’esagerazione. Ohh, posso dirlo? Ho amato la Stiefvater per questo, avrei voluto abbracciarmela! *si ricompone*

SARA: Quella scena è piaciuta anche a me, e concordo al 100% sul fatto che è romantica senza esagerazioni di nessun tipo, è bella proprio perché non vi è nessuna forzatura, l'amore tra i due personaggi ancora non è esternato e quindi quella scena è un preludio molto realistico e naturale.

MORNA: Tornando a noi comunque, devo dire che, per quanto mi riguarda, il banco di prova che era questa terza tornata di capitoli ha retto bene, anzi benissimo, alla mie smisurate aspettative. O sbaglio? Personalmente ho trovato questi capitoli all’altezza dei precedenti, in linea con il livello del libro, perfettamente coerente con quello che avrei voluto leggere. E’ vero la situazione non si è smossa più di tanto, nel senso che effettivamente non accade praticamente nulla ai fini della storia portante e dell’epilogo, ma questo è forse l’unico neo di questa terza parte. D’altro canto però era anche prevedibile: il climax di tutto il romanzo è la corsa che ovviamente non può che essere lasciata alla fine della narrazione.

SARA: Sì, anche questa volta concordo, il "difetto" (se così vogliamo chiamarlo) di questi capitoli è che la situazione rimane pressoché invariata e non ci sono colpi di scena davvero importanti, però tutto rimane in linea con quanto avvenuto fin'ora e non vi è un calo nella narrazione ma solo una sorta di staticità. Comunque chi ha apprezzato il libro fino ad ora continuerà ad apprezzarlo esattamente come prima, nell'attesa di un finale che ha tutte le carte in tavola per sfoderare i veri colpi di scena.

MORNA: Tuttavia mi sento di dover in ogni caso segnalare l’importanza di questi capitoli. Innanzitutto mi hanno riconfermato quello che precedente avevo solo sospettato, ovvero l’introduzione di un personaggio che secondo me avrà ancora qualcosa da dire nel futuro: George Holly, il ricco americano venuto dal continente. Non lo so per certo, ma secondo me gatta ci cova! E poi il personaggio di Sean *altro sospiro* il protagonista maschile così ombroso e misterioso, che in queste pagine viene ancora di più approfondito e caratterizzato (come se ce ne fosse stato bisogno). Non solo, viene anche legittimato e, grazie a questi capitoli, ora sappiano il vero motivo per cui partecipa alla Corsa dello Scorpione. Come anche per Puck in precedenza e come abbiamo sottolineato già la volta scorsa, le motivazioni che muovono i personaggi sono tutt’altro che frivole e campate in aria e questo mi piace. Anche i loro discorsi, i loro comportamenti e i loro silenzi non sono semplici capricci come a volta capita negli YA, ma sono dettati da caratteristiche peculiari ben esplicitate dall’autrice nella caratterizzazione dei personaggi. Oltre a Sean anche Gabe finalmente trova un po’ di comprensione e redenzione, almeno per quanto mi riguarda. Voglio dire mi fa ancora girare le scatole per il suo comportamento da orso, ma per lo meno ora so cosa gli passa per la testa e se anche non condivido almeno capisco. Niente da fare invece per Malvern e suo figlio Mutt: mi stanno sempre sulle scatole e quest’ultimo ha avuto quello che si meritava, anche se a farne le spese è stato il suo scagnozzo!

SARA: Hai spiegato alla perfezione anche il mio pensiero e aggiungo anche che, ora che sappiamo le IMPORTANTI e assolutamente NON FRIVOLE motivazioni per partecipare (e vincere) alla gara dei due protagonisti avviene come una sorta di conflitto d'interesse tra i due, anche se loro non se ne curano e sembrano lontani anni luce dal vederla in questo modo. Pensiamoci: entrambi hanno urgente necessità di vincere, Sean è praticamente sicuro che ne sarà in grado... ma Puck? Anche lei ha bisogno di vincere, le sue possibilità sono talmente risicate che non ho idea di come potrà anche solo gareggiare, ma la posta per lei è comunque altissima. Cosa succederà???? Sono talmente curiosa che non vedo l'ora di passare alla lettura dei prossimi e ultimi capitoli!

MORNA: Inoltre mi preme sottolineare che in queste pagine ho ritrovato ancora una volta, sopratutto nella scena di cui parlavo prima e in quella detta tempesta (oddio per un attimo ho temuto il peggio per il gatto!!!!), l’atmosfera magica e misteriosa che caratterizza il libro e che io ADORO così tanto. Non c’è niente da fare, ogni volta che comincio a leggere le pagine de La corsa delle onde vengo trasportata lontana. E anche questa volta non c’è stata eccezione: nonostante il caldo afoso che mi attanaglia in questi giorni, per qualche ora sono volata a Thisby!!

SARA: Sì, non c'è niente da fare, l'autrice continua a confermare ciò che già avevamo riscontrato, ovvero che riesce a descrivere scene davvero vivide e dall'atmosfera avvolgente che ti fanno realmente immedesimare nella storia!

MORNA: Per quanto mi riguarda perciò ri confermo in pieno le mie 5 stelline. Non mi resta che leggere la quarta e ultima parte per sapere se mi dovrò pentire amaramente della mia scelta (ma spero proprio di no!!!!)

SARA: E io riconfermo il mio ultimo voto di 4,5 stelline, in trepidante attesa di un finale con il botto :-)

domenica 20 luglio 2014

Acquisti e regali (102)


"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana (o quando capiterà) , per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

Ecco gli arrivi della settimana, questa volta ho ceduto a fare degli acquisti nel negozio dell'usato, al supermercato e su ebay (d'oh!!) in più un libro arrivato tramite Bookmooch:
  




  • "Macchine mortali" di Philip Reeve dovete sapere che altri non è che la prima edizione di "The hungry city" libro ristampato dalla Mondadori nel 2013 con un titolo e una cover creati ad hoc per ricreare la moda del momento in stile Hunger Games, uno stratagemma puramente commerciale ma che non ha molto a che vedere con i contenuti del libro, che invece erano molto più rispondenti all'edizione che ho trovato io, quella pubblicata nel 2004 e che ho trovato al costo di 3 euro al negozio dell'usato. Non era un titolo che avevo in wish-list ma mi sono lasciata incuriosire...
  • "I predatori blu" di Eoin Colfer, sempre preso a 3 euro nel negozio dell'usato l'ho preso anch'esso per pura curiosità, sapevo che era un libro piuttosto di successo e mi sono lasciata tentare... (come se non succedesse già troppo spesso... ehm...)
  • "I buoni vicini" di Ryan Davin Jahn, era invece nella mia lista dei desideri da qualche anno e avendolo trovato nuovo su ebay a metà prezzo ne ho approfittato. Dell'autore avevo letto un'altro libro che avevo trovato molto particolare e meritevole e in più la trama di questo mi ispirava assai.
  • "I racconti del Necronomicon" di H.P. Lovecraft l'ho invece ricevuto tramite BookMooch e ho deciso di farmelo mandare perché ne avevo letto recensioni positive, e mi sembrava una buona occasione di averlo.
  • "Dio di illusioni" di Donna Tartt, l'ho comprato al supermercato con un piccolo sconto e oltre ad avere una trama molto affascinante, l'autrice sembrerebbe essere davvero brava, io non la conoscevo, non ho letto mai nulla di suo, ma ne ho sentito così tanto parlare negli ultimi mesi che mi sono detta che dovevo per forza provarla e questo libro mi sembrava perfetto per iniziare.

martedì 15 luglio 2014

Un libro... a raggi X!!! LA CORSA DELLE ONDE - capitoli 17-32



Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


In questa seconda puntata commentiamo i capitoli 17-32 de "La corsa delle onde" scritto da Maggie Stiefvater.
Se vi siete persi la prima puntata potete trovarla qui: 

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 17 al 32:


SARA: Questi sedici capitoli mi hanno lasciata a dir poco entusiasta, appena finito di leggere il capitolo 32 ho chiuso il libro e ho pensato semplicemente: "Wow!" Il fatto è che quando un libro mi piace non ci sono poi tante parole per dirlo, ma un laconico wow riesce a esprimere il mio stato d'animo meglio di qualsiasi altra cosa.

MORNA: Concordo in pieno! Wow è forse l’esclamazione migliore per caratterizzare anche i miei pensieri relativi a questa seconda parte. E non c’è molto altro da dire, le pagine e la storia parlano da sole: questo libro è una bomba, sotto molti aspetti e ovviamente, dopo essermi data un’altra manata per aver creduto a priori così poco nell’autrice e aver aspettato così tanto tempo prima di cominciare a leggerlo, torno a rimettere il naso tra le pagine e la testa nella storia!

SARA: Sì perché la storia si è fatta più interessante che mai, è riuscita a catturarmi completamente, e credo che il merito sia tutto dello stile di scrittura dell'autrice e delle descrizioni di ciò che avviene che lasciano assolutamente senza fiato, sembra di essere lì, specialmente i capitoli che descrivono la festa della "parata dei cavalieri"... wowowowow... era da tempo (dalla lettura del prequel di "Black Friars" per l'esattezza) che non leggevo di una festa così suggestiva. Suggestivo... ecco l'aggettivo giusto per definire, non solo alcuni capitoli, ma tutto il libro (e siamo solo a metà!!!) chissà cosa succederà nell'altra metà del libro???

MORNA: Anche in questo caso mi ritrovo perfettamente d’accordo. Il libro della Stiefvater ha un’aura di mistero e fascino estremamente vivida e palpitante che non può fare altro che affascinare il lettore e intrappolarlo nella storia. Come anche dicevo la scorsa volta, le immagini raccontate sono davvero forti, visivamente interessantissime e lo stile dell’autrice, davvero unico e fortemente evocativo, contribuisce in maniera ancora maggiore rendere il tutto ancora più vivo!
La parata dei cavalieri è stata certamente una delle più belle scene raccontate fino ad adesso nel libro, sebbene i paesaggi dell’isola di Thisby siano magnificamente stampati nel mio cervellino. Ti dico solo questo: ho letto il capitolo della parata con il sacrificio di sangue, la dea Epona e tutto il resto mentre ero sul bus per andare in ufficio e c’è mancato poco che non perdessi la fermata!! :D


SARA: Muoio dalla curiosità, onestamente il libro mi ha presa talmente che se non fosse che stiamo leggendo 16 capitoli alla settimana lo avrei già finito da un pezzo, ma da una parte preferisco così: poterlo leggere a piccole dosi è come vivere nella storia un po' più a lungo^^.

MORNA: ahhah :) Io mi sono letteralmente dovuta legare la mani e obbligarmi a richiudere il libro per non andare avanti. E poi, è stata solo una mia impressione o questi ulteriori sedici capitoli sono volati?!
E anche su questo aspetto sono d’accordissimo con te: quando finirà il libro, a patto che continui su questa strada, mi mancherà tantissimo!

SARA: Unico appunto lo faccio al fatto che sembrerebbe che i misteri sull'ambientazione del romanzo e altre cose continueranno ad essere tali perché l'autrice non vuole dare spiegazioni in proposito e non credo che lo farà. E' da questo che mi rendo conto che il libro è uno YA, perché comunque rimane approssimativo su alcune questioni ritenute secondarie, viene dato per scontato che esista quest'isola e che esistano cavalli acquatici che hanno una conformazione fisica e respiratoria uguale ai cavalli terrestri e stop, noi lettori dobbiamo prenderla per buona così...! Sono particolari che effettivamente non vanno a discapito della bellezza del romanzo o della piacevolezza nel leggerlo, o nell'immedesimarsi all'interno di esso, ma ovviamente un lettore adulto certe domande se le fa.

MORNA: Qui invece in parte dissento. Voglio dire, è vero: mancano particolari che, come hai citato tu in un libro adult molto probabilmente sarebbero stati spiegati al lettore, ma che comunque non minano il livello del libro. Eppure non riesco a vederlo come un difetto. Sono convinta che diversamente il romanzo perderebbe parte della sua magia intrinseca. Se l’autrice avesse spiegato da dove vengono i cavalli d’acqua, come sono fatti, che relazione c’è tra l’isola e il continente ecc. avrebbe dovuto allargare le maglie della storie, raccontando questi legami e avrebbe speso pagine e parole per soddisfare la curiosità del lettore. Il che va benissimo, in certi tipi di libri, ma questo…non lo so. Io lo trovo completo così! :) E poi sono dell’idea che potrebbe benissimo esserci un colpo di scena dietro l’angolo..chissà!

SARA: Per dare uno sguardo veloce ai personaggi... ma quanto è irritante il fratello maggiore di Puck??? Oddio... che fastidio il suo comportamento!!!! Per non parlare di quell'infame invidioso di Mutt... a lui va la palma, almeno per il momento, del più perfido... vorrei sbagliarmi ma ho paura che la sua voglia di vincere sarà foriera di grossi guai! Mentre i protagonisti.. beh... loro sono fantastici (e non perché bellissimi, ricchissimi, simpaticissimi o che altro!!!) , sono personaggi interessanti e carismatici ma normali e si sanno far voler bene dal lettore nonostante la loro esteriore semplicità.

MORNA: Torno a concordare :D Il fratello maggiore di Puck è davvero irritante e più che altro incomprensibile..mi fa davvero uscire di testa! E Mutt sì, immagino che si rivelerà molto (e sottolineo molto) problematico in futuro. Invece, vogliamo spendere due parole per Sean? Eh, le vogliamo spendere per lui?! Mi vengono gli occhi a cuoricino solo a pensarci!!! Fantastica Puck, invece!
Sono assolutamente d’accordo, perché per una volta tanto i personaggi di questa storia non sono bellissimi e fighissimi, ma sono caratterizzati splendidamente pur nella loro semplicità. E questo naturalmente è un punto in più per la Stiefvater, che ancora una volta ha fatto centro!!


SARA: Il mio voto parziale per questa prima metà del libro sale a 4,5 stelline, tenendo conto che mi sta piacendo veramente veramente tanto, ma sarà la seconda metà del libro quella davvero decisiva.

MORNA: Sì, la seconda metà sarà il banco di prova per vedere se le fondamenta sono solide e se il libro reggerà alle nostre impressionanti aspettative! XD
Per me questi ulteriori sedici capitoli riconfermano le 5 stelline della volta precedente, sempre sperando che non me ne debba pentire!!

lunedì 14 luglio 2014

Recensione: OH, BOY! di Marie-Aude Murail

La mia recensione su "Oh, boy!" di Marie-Aude Murail. 



Titolo: Oh, Boy!
Autrice: Marie-Aude Murail
Traduzione: F. Angelini
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: prima edizione 2006
Pagine: 192
Prezzo: 8,90 euro (edizione economica)

Sinossi: I Morlevent sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai. Siméon Morlevent, 14 anni. Smilzo per non dire emaciato. Occhi marroni. Segni particolari: superdotato intellettualmente, si accinge a preparare la maturità. Morgane Morlevent, 8 anni. Occhi marroni. Orecchie a sventola. Prima della classe e molto attaccata al fratello. Segni particolari: gli adulti si dimenticano sempre di lei. Sempre. Venise Morlevent, 5 anni. Occhi blu, capelli biondi, uno zuccherino. La bambina che tutti sognano. Segni particolari: fa vivere delle torride storie d'amore alle sue Barbie. I tre Morlevent non hanno nessuna intenzione di affidare il loro futuro alla prima assistente sociale che passa. Il loro obiettivo è lasciare l'orfanotrofio dove sono stati parcheggiati e trovare una famiglia. Al momento, solo due persone potrebbero accettare di adottarli. Per delle ottime ragioni. Per delle tremende ragioni. Una delle due non brilla per simpatia, l'altro è irresponsabile e... ah, in più si detestano.


La mia opinione: Questo romanzo l'ho trovato veramente carino, anche se non facile da recensire, la mia sarà un'opinione piuttosto breve ma spero comunque efficace. La storia in sé tratta tematiche molto serie e difficili per un libro per ragazzi (abbandono minorile, suicidio, violenza domestica, omosessualità, malattia), ma lo stile di scrittura sdrammatizza, tratta la gravità di alcune situazioni quasi con distacco e questo potrebbe trarre in inganno sul messaggio che vuole trasmettere, perché al di là di questo, se si riesce ad andare oltre la scorza cinica ci si rende conto che "Oh, boy!" è una storia innovativa, modernissima e delicata, non eccede mai in sentimentalismi gratuiti, trasmette simpatia genuina e le poche volte che commuove lo fa con stile. Si potrebbe infatti dire che la storia sia leggera nonostante i contenuti pesanti, in più è scorrevolissima e si legge in poco tempo. Ottimi e credibili i personaggi principali (i tre fratelli Morlevent) mentre alcuni altri li ho trovati un po' forzati e non mi sono piaciuti del tutto, ma in definitiva una bella lettura, che innegabilmente rimane impressa e si distingue dalla massa.



voto:



Acquisto consigliato? Sì, consigliato a chi ama i romanzi sociali e le tematiche spinose.

venerdì 11 luglio 2014

Acquisti e regali (101)


"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana (o quando capiterà) , per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

Ecco gli arrivi della settimana, questa volta non ho comprato nulla (invero gli acquisti che ho fatto mi devono ancora arrivare...hihihi) ma mi sono arrivati tre libri presi tramite Bookmooch:
  



  • "La rupe dei Troll" di Katherine Langrish mi ispira molto anche se non era nella mia wishlist, ma dai commenti letti in giro ne ho sentito parlare bene, quindi mi sono detta, perché no? E' il primo di una trilogia, quindi se mi piacerà prenderò anche gli altri due.
  • "Un'inquietante simmetria" di Audrey Niffenegger, invece era nella mia wishlist da tempo immemore, ma non mi sono mai azzardata ad acquistarlo perché, nonostante la trama mi sembrasse molto accattivante, le recensioni sono più negative che positive e l'idea che il libro fosse brutto mi ha fatto desistere dall'acquisto. Avendolo però trovato disponibile sul sito di Bookmooch ne ho approfittato... finalmente potrò farmi anch'io un'idea sul romanzo!
  • "La casa stregata" di H.P. Lovecraft, l'ho preso per puro sfizio. Mi intrigano le case stregate... di conseguenza il titolo è stato irresistibile.