giovedì 28 agosto 2014

Preferiresti...?!? - Book Tag

Oggi rispondo a un tag che mi è stato proposto da Morna del blog Forgotten Pages.


Noto in rete con il titolo di Would you rather..? il tag è stato creato originariamente da RayKayBooks e consiste nel rispondere a 10 domande, un po' difficili devo dire, perché propongono scelte drastiche che ogni lettore preferirebbe non dover affrontare ^^''


1. Preferiresti leggere solo trilogie o solo romanzi stand alone?

Nonostante ci siano serie che ho amato tantissimo, devo dire che tra le due possibilità sceglierei di leggere solo romanzi stand alone, perché è sì bello leggere saghe ben scritte, ma la realtà è che molto spesso, la maggioranza delle saghe sono mediocri e leggere un'intera serie di libri mediocri? Grazie ma ne posso fare a meno. Quindi preferisco libri autoconclusivi e ultimamente infatti mi imbatto in saghe solo se veramente meritevoli, mentre per gli acquisti compulsivi tendo a prediligere i romanzi stand alone.

2. Preferiresti leggere solo autori o solo autrici?

I miei libri preferiti sono per la maggioranza scritti da donne (vedi J.K Rowling, Virginia De Winter, Isabella Santacroce, Karin Slaughter, Anne Tyler, Shirley Jackson, Anne Rice...) quindi, se proprio dovessi scegliere scelgo le autrici.

3. Preferiresti comprare solo al La Feltrinelli* o solo su Amazon?

Domanda un po' troppo specifica questa perché prevede due negozi ben distinti. Adoro la Feltrinelli, ma non avendo punti vendita vicino a casa direi che preferirei comprare solo su Amazon, almeno sarei sicura di poter comprare quando voglio, e poi adoro lo shopping online!

4. Preferiresti vedere i libri diventare film o serie tv?

Probabilmente preferirei che i libri diventassero serie tv, per il semplice motivo che condensare un libro in appena 2 ore è un'operazione veramente difficile e infatti nella maggior parte dei film tratti da libri sembra sempre che manchi qualcosa.

5. Preferiresti leggere 5 pagine/giorno o 5 libri/settimana?

Qui non ho dubbi: 5 libri a settimana! 5 pagine al giorno sono infinitamente poche :-(

6. Preferiresti essere un recensore professionista o un autore?

Siccome le recensioni già le faccio, anche se assolutamente nulla di professionale, mi vedrei meglio come recensore, piuttosto che come autore che non saprei da che parte cominciare.

7. Preferiresti leggere sempre i tuoi 20 libri preferiti o leggere solo nuovi titoli?

Ovviamente preferirei leggere solo nuovi titoli, perché il bello di leggere è proprio variare. Ma comunque i miei 20 libri preferiti vorrei averceli da qualche parte, anche se non li rileggerei, mi basterebbe averli lì.

8. Preferiresti essere una bibliotecaria o una libraia?

Mi piacerebbe essere una bibliotecaria, per un semplice fatto: le librerie hanno sempre novità e tengono sempre edizioni nuove, con il passare del tempo si riassortiscono e tanti libri di edizioni passate non li riordinano più e una volta venduti non rimarrà più traccia di loro. Invece una biblioteca è sempre piena di libri fuori commercio, e il bello è che i suoi libri non se ne vanno mai definitivamente, ma ritornano tra gli scaffali dopo brevi uscite e il fatto di poter sempre contare sulla loro presenza è rassicurante :-)

9. Preferiresti leggere solo i tuoi generi preferiti o tutti gli altri?

Solo i miei generi preferiti ovvio!!! E siccome i miei generi preferiti sono tanti (fantasy, horror, thriller, distopici, drammatici, classici, storici, fantascientifici, psicologici...) non poter invece leggere gli altri (tipo i romance, i new adult, i paranormal romance) non mi dispiacerebbe neanche un po'!

10. Preferiresti leggere solo libri fisici o solo e-book?

Solo libri fisici tutta la vita!!!!!! Davvero, come ho già detto in altre occasioni, specialmente su facebook, io amo la tecnologia ma odio gli ebook. Chi è un VERO amante del cinema lo saprà: vedere un film al cinema o vederlo sullo schermo del pc è totalmente diverso, così chi è un VERO amante della lettura non potrà mai rinunciare al cartaceo. Per me è proprio tutta un'altra cosa, il coinvolgimento ne risente, se potessi mettere una firma ora e dichiarare che mai e poi mai potrò toccare un ebook (al patto di avere sempre una scorta di libri cartacei) lo farei subito!

martedì 26 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 13-18



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Terza puntata per "L'atlante di smeraldo" di John Stephens, dove commenteremo i capitoli dal 13 al 18. Per chi si fosse perso le precedenti puntate ecco i link:


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Serie: The Books of the Beginning vol. 1
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60
Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 13 al 18:


SARA: Questi ulteriori sei capitoli, per quanto mi riguarda, si sono mostrati nuovamente diversi dai precedenti sei, che non mi avevano coinvolta un gran che.

MORNA:Concordo. La mia paura era di ritrovarmi a leggere altri sei capitoli che non mi avrebbero entusiasmato e che avrebbero replicato i precedenti annoiandomi nuovamente. Invece, mi sono dovuta felicemente ricredere.

SARA: Questa volta il coinvolgimento da parte mia l'ho sentito e mi è piaciuto come la storia si è evoluta. Il capitolo 13 ad esempio, quello in cui conosciamo Hamish il re dei nani, l'ho trovato un capitolo molto simpatico, scorrevole, quello che ci voleva per stemperare un po' la velocità folle in cui stava correndo la storia.

MORNA: Pienamente d’accordo. Questi sei capitoli hanno replicato il coinvolgimento dei primi capitoli, riportandomi quella sensazione fiabesca e magica che mi era tanto piaciuta dell’inizio. Il capitolo dedicato ai re dei nani è piaciuto moltissimo anche me, mi ha fatto ridere e mi ha divertito, stemperando come dici tu la velocità davvero eccessiva in cui era precipitata la lettura.

SARA: Poi mi è anche piaciuto il fatto che da qui in avanti la narrazione si sdoppia e i punti di vista narranti in terza persona si alternano di capitolo in capitolo. Quindi, da una parte abbiamo il la storia narrata dal punto di vista di Kate e Michael e dall'altro quella dal punto di vista di Emma. Anche questo secondo me è un ottimo espediente per non far correre troppo velocemente la narrazione e poi mi piace seguire la storia da più angolazioni.

MORNA: Io invece, non ho ancora capito se la cosa mi piace o no. É vero, è un espediente per rallentare e calare maggiormente il lettore nella vicenda. Però è anche vero che in questo modo la storia diventa un po’ troppo dispersiva per i miei gusti. Alla fine, nei capitoli dedicati ad Emma, non accade praticamente nulla di che, almeno per adesso. Perciò dico che, se in futuro la trama prende di spessore e si arricchisce di eventi, allora l’espediente di sdoppiare i pov acquista valore e anzi credo migliori nettamente la narrazione. Diversamente, lo trovo del tutto inutile.

SARA: Però una cosa io non ho capito: ma di quanto tempo sono andati indietro i nostri protagonisti? Cioè... a me sembrava fossero andati indietro nel tempo di parecchio, tant'è che il dottor Pym (che sembrerebbe pure essere immortale) avevano detto di averlo trovato più giovane, giusto? E poi nel capitolo 17 Kate va ulteriormente indietro nel tempo, quindi sarebbe lecito pensare che non si tratta di una decina di anni ma di più, giusto? No, perché in questo secondo viaggio a ritroso l'ambientazione sembra abbastanza moderna, ma la madre di Kate (questo incredibile colpo di scena) è descritta come una "giovane donna". Ok giovane, ma io pensavo che fossero andati indietro nel tempo almeno di 50 anni, quindi la madre di Kate ho trovato strano che ci fosse. Forse mi sono sbagliata io e ho avuto l'impressione che siano andati indietro nel tempo più del dovuto? *questa volta sono io ad essere confusa, questi viaggi nel tempo ci faranno diventare matte*

MORNA: Ahahahahh questi viaggi nel tempo sono il nostro cruccio!!! Però hai perfettamente ragione. Anche a me è venuto questo dubbio perché anche io avevo avuto l’idea che i protagonisti fossero andati indietro nel tempo di parecchio…però evidentemente ci siamo prese una cantonata tutte e due!! Il tuo ragionamento non fa una piega, ma purtroppo l’autore non si sofferma affatto su questi dettagli. Anzi, in realtà non li spiega nemmeno perciò credo proprio che dovremo tenerci i nostri dubbi!!! Inoltre, i miei dubbi, che già avevo la scorsa volta, non li ho ancora risolti e anzi, se possibile, ho ancora più confusione di prima: se Kate incontra il dottor Pym nel passato ancora più passato rispetto alla prima volta, allora il dottor Pym del futuro doveva già conoscerli la prima volta che li ha visti, no?! *si guarda intorno in cerca di consensi*

SARA: Comunque, a parte queste piccole confusioni, che non so siano per colpa mia che ho capito male o per qualche imprecisione dell'autore, ho trovato questi capitoli nuovamente all'altezza di quelli che avevo letto nella prima parte.
Tenendo sempre presente che è un libro per ragazzi e quindi lo stile è certamente semplice e le caratterizzazioni non troppo approfondite, il mio voto parziale sale nuovamente a 4 stelline, e sono davvero curiosa di leggere i capitoli conclusivi!

MORNA: Pienamente d’accordo. Anche per quanto mi riguarda, questi capitoli si sono riguadagnati la mia stima che avevo all’inizio del libro, dimostrandosi all’altezza dei loro predecessori. Nella speranza che questa sia la linea definitiva del libro, anche io assegno 4 stelline e rimango in attesa del finale che dovrà tassativamente mantenere le promesse!

venerdì 22 agosto 2014

Recensione: COLORADO KID - Stephen King

La mia recensione su "Colorado Kid" di Stephen King.



Titolo: Colorado Kid
Autore: Stephen King
Traduzione: Tullio Dobner
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 2005
Pagine: 180
Prezzo: 10,00

Sinossi: Fresca di scuola di giornalismo, la ventenne Stephanie McCann sta facendo uno stage presso il minuscolo quotidiano di un'isoletta del Maine, dove si occupa di picnic parrocchiali, sparizioni di gatti e altre amenità. Ma un pomeriggio i due anziani proprietari della testata le raccontano un vecchio caso di cronaca. Una storia del passato che parla di una coppia di reporter e di un cadavere chiamato Colorado Kid, di una morte che forse era un omicidio, ma senza movente, senza alibi, con tempi impossibili e indizi assurdi. Accaduto proprio lì. In venticinque anni, ogni scoperta anziché chiarire i fatti li ha ammantati di oscurità, ogni risposta anziché esaurire le domande le ha moltiplicate. Perché? Riuscirà Steffi a risolvere l'enigma?

La mia opinione: Si può definire questo libro di King, non tanto come una storia tradizionale, ma come un esperimento, un esercizio di stile. Certamente del tutto diverso da ciò che i fan dell'autore si aspettavano da lui, non ha avuto un riscontro molto positivo, anzi, quasi tutte le recensioni sono negative, ma io che sono molto incuriosita dai romanzi sperimentali ne sono rimasta attratta ancor di più.
"Colorado Kid" è un romanzo breve, fin troppo breve per chi è abituato alla prolissità della scrittura dell'autore, ma perlomeno lo si legge velocemente, una giornata o poco più, quindi se proprio non vi piace non avrete avuto l'impressione di avere buttato via il vostro tempo, ma il mio consiglio è di leggerlo tutto, senza preconcetti, postfazione compresa, che secondo me è una parte integrante per capire il romanzo. Certo, noi tutti siamo abituati che una storia, un romanzo, o un racconto che sia, deve avere un'introduzione, uno svolgimento e una fine, e che non può esistere storia senza questi pilastri base. Dimenticatevi ogni regola e leggere questo libro per quello che è, a me devo ammettere che è piaciuto, non me la sentirei di dargli il massimo dei voti perché comunque è fin troppo breve e non abbastanza incisivo da lasciare un segno così forte, ma mi è piaciuto, penso che ci voglia quasi più inventiva per narrare questa storia che per narrarne un'altra tradizionale, King si rivela sempre uno scrittore talentuoso, e capace di creare lavori lontani anni luce il suo tipico stile, il che è una dote abbastanza rara per gli scrittori famosi come lui.
Appena comincia la lettura ho sentito come un magnetismo verso l'ambientazione perfettamente rappresentata e un'empatia per i due personaggi principali, che sembra quasi di conoscerli da sempre da quanto bene sono descritti. Poi vi è la narrazione della storia di base, narrata per dialoghi dagli stessi personaggi principali, ma i dialoghi sono talmente vividi e fluidi, che l'impressione è quella di essere lì con loro e ascoltare la storia dal vivo. Il mistero che accompagna la narrazione, per quanto inizialmente possa sembrare banale, si infittisce di particolari sempre di più, creando un reticolo di informazioni sulla vicenda davvero credibile e al tempo stesso appare sempre più chiaro come quel mistero sia impossibile da districare. Ma la gente ha bisogno di capire, ha bisogno di trovare soluzioni ai misteri, "una storia che ha solo fattori ignoti non è una storia". E' questo che spiegano i protagonisti all'interno del libro, ed è questo con cui si deve scontrare il lettore che leggerà "Colorado Kid".

"Alla gente cose così non piacciono. La gente non vuole cose così. Un onda è una cosa bella da guardare quando viene a infrangersi sulla spiaggia, ma troppe onde ti fanno venire solo il mal di mare."

E COME VOLEVASI DIMOSTRARE questo libro non è piaciuto alla maggioranza dei suoi lettori proprio per questo motivo. Motivo per cui invece a me, letta anche la postfazione, mi è piaciuto. Ma non posso negare... un senso di vuoto quando si gira l'ultima pagina... il desiderio di sapere davvero... è difficile da reprimere.



voto:



Acquisto consigliato? Sì, consigliato a chi vuole una lettura breve ma capace di catturare l'attenzione e per chi vuole scommettere con se stesso di non essere imbrigliato nelle regole base del concetto di romanzo.

giovedì 21 agosto 2014

Recensione: IL LADRO DI FULMINI - Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo

La mia recensione su "Il ladro di fulmini" di Rick Riordan.


Titolo: Il ladro di fulmini
Serie: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo vol.1 
Autore: Rick Riordan
Traduzione: L. Baldinucci
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 3 Giugno 2014 (prima edizione 2010)
Pagine: 362
Prezzo: 5,00 euro

 
Sinossi: Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale...


La mia opinione: Il primo capitolo della saga di Percy Jackson è stata una lettura molto originale e simpatica. Mi sono approcciata alla serie a causa dei tantissimi pareri positivi e a causa della nuova edizione economica Mondadori dal prezzo davvero vantaggioso, e non me ne pento, solo che effettivamente dalle recensioni lette in giro mi aspettavo qualcosina di più, mi aspettavo (sempre dai pareri letti in rete) una lettura per tutte le età e non prettamente per ragazzi, ma invece per me non è stato così.
Mi spiego meglio, la lettura è davvero godibile, scorrevole e con uno stile narrativo colloquiale e ricco di ironia. Il mondo ricreato da Riordan è a dir poco entusiasmante, un mondo popolato da umani, miti greci (Dei, più altre creature della mitologia) e mezzosangue, ovvero mezzi umani e mezzi Dei, come il nostro protagonista Percy Jackson, figlio di una donna umana e di un importante Dio Greco (per chi ancora non l'avesse letto non vi dico quale per non rovinarvi la sorpresa, anche se lo si capisce abbastanza presto, ah... e non leggete la sinossi!). Insomma, l'ambientazione e le varie dinamiche che intercorrono in questo mondo sono assolutamente meravigliose, originalissime e interessanti anche a livello istruttivo (infatti la lettura del libro è un ottimo approccio alla mitologia greca) ma per quanto riguarda lo svolgimento della trama e la caratterizzazione dei personaggi ho trovato il tutto prettamente per ragazzi e non sono riuscita ad amare la storia al pari di altri libri per ragazzi che secondo me avevano quel pizzico in più per poter appassionare anche gli adulti. La trama che tiene su tutto il romanzo l'ho trovata infatti un po' debole, con dei motivi alla base un po' superficiali e l'avventura dei protagonisti è stata a parer mio esageratamente ricca di coincidenze e fin troppe scene d'azione che si susseguono senza tregua, mentre a livello di personaggi non sono riuscita ad affezionarmici perché le caratterizzazioni sono quasi nulle. Vi sono sì alcune caratteristiche predominanti distintive, ma per ogni personaggio vi è una particolarità abbastanza calcata che funge da tratto distintivo e stop. Niente di male per un libro per ragazzi di età 11-14 anni, ma, ripeto, non abbastanza per lettori adulti.
Probabilmente, visto il prezzo vantaggioso dei volumi, proseguirò con la lettura della serie, per vedere se prossimamente riuscirò ad appassionarmi di più.


voto:


Acquisto consigliato? Consigliatissimo ai ragazzi e consigliato anche agli adulti che cercano una storia per ragazzi, con uno stile fresco e simpatico, per staccare la spina e senza troppe pretese.

martedì 19 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 7-12



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Seconda puntata per "L'atlante di smeraldo" di John Stephens, dove commenteremo i capitoli dal 7 al 12. Per chi se la fosse perso ecco il link alla precedente puntata:


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Serie: The Books of the Beginning vol. 1
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60
Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 7 al 12:


MORNA: Seconda tornata di capitoli e...qualcuno mi ha scambiato il libro?! No, dico sul serio, è lo stesso libro che stavo leggendo la settimana scorsa?!
Ebbene sì, a malincuore devo ammettere che ho faticato a portare avanti questi sei capitoli. Non che non mi siano piaciuti totalmente, ma li ho trovati sicuramente inferiori rispetto ai precedenti sei. Personalmente ho trovato l'inizio de L'atlante di smeraldo davvero magico, ricco di un'atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolgeva il lettore con promesse di avventure e magia in pieno stile sword & sorcery. Purtroppo questa magia è totalmente sparita in questi capitoli, almeno per quanto mi riguarda. Devo dire di essere rimasta totalmente stupita dal cambio repentino e inaspettato di stile dell'autore, dico davvero, in alcuni momento ho seriamente pensato di non stare leggendo lo stesso libro!

SARA: Devo dire che purtroppo mi sono ritrovata con la tua stessa sensazione :-(
Ho riscontrato anche io un po' di difficoltà, soprattutto a livello di concentrazione mentale. Questi sei capitoli non mi hanno quasi coinvolta, e mi è capitato più volte di dover tornare indietro a leggere alcune frasi e alcuni passaggi perché mi ero distratta, e questo non è un buon segno. Come già detto la volta scorsa ero rimasta anche io soddisfatta della fase iniziale, ma sembra che finiti i capitoli introduttivi e d'ambientazione dove il lettore impara a conoscere questo magico mondo e dove tutto ovviamente appare come una novità, vi sia una specie di blocco.

MORNA: L'ultima volta ci eravamo interrotti sul più bello, con una promessa di avventura che doveva ancora cominciare, ma che aveva tutte le carte in tavole per essere davvero ottima. Ora, in effetti l'avventura comincia, ma fa acqua da tutte le parti!!!

SARA: Concordo, sembra infatti che l'autore abbia avuto delle ottime idee per intavolare la storia, ma che giunto allo svolgimento vero e proprio non ne sia stato in grado.

MORNA: Innanzitutto la dinamica: nell'arco di sei capitoli si ripresenta due volte la stessa situazione, con uno dei tre fratelli che viene separato dagli altri che cercano poi di ricongiungersi. E la cosa non mi ha entusiasmato più di tanto, lo ammetto. Con tutti i modi che ci sono per sviluppare una vicenda bisogna proprio ricorrere due volte alla stessa soluzione in un arco di pagine così limitato?!
E poi la fretta. Quanta fretta!! Sembra che Stephens abbia il diavolo alle calcagna! Avvenimenti su avvenimenti, tanto che non si riesce a stargli dietro. O per lo meno io non sono riuscita un attimo a tirare il fiato: non facevo in tempo ad assimilare la versione della storia raccontata da un personaggio, o i dettagli o le regole con le quali l'autore ha costruito il suo mondo, che saltava fuori un altro personaggio a dire la sua e a ribaltare la situazione! Odio quando succede così. É come se l'autore sparasse le sue cartucce migliori tutte all'inizio e poi, rimanendo a corto, non riuscisse più a trovare qualcosa di originale e all'altezza dell'inizio del romanzo. Mi auguro proprio che non sia questo il caso, ma non posso fare a meno di domandarmi cos'altro riuscirà a inventarsi per la prossima metà del libro e se sarà tutto un continuo susseguirsi di rivelazioni senza mai dare un po' di tregua al lettore come lo sono stati questi sei capitoli.

SARA: Anche io ho avuto l'impressione di ripetizione, ma non soltanto per quanto riguarda i fratelli che si dividono già per la seconda volta nell'arco di poche pagine, (che, concordo, non è piaciuto neanche a me!) ma anche per altre cose. Vi sono tantissime ripetizione di vario genere. Ad esempio c'è il fatto che per ogni personaggio nuovo che i fratelli incontrano devono sempre mettersi a raccontare ciò che è accaduto fino a lì, e poi a loro volta devono sentire la storia del personaggio di turno e ogni volta si aggiungono nozioni nuove in aggiunta ad informazioni già lette. E poi la fissazione per il cibo, descrizione di ciò che mangiano e come la mangiano. Ok che non sarebbe stata realistica una storia dove nessuno mangia mai, ma c'è modo e modo, non c'è bisogno ogni volta di descrivere tutto, si può fare a meno di alcuni particolari. E per quanto riguarda la velocità delle scene è vero, sembra che non si riesca mai a tirare il fiato, quando scappano hanno sempre qualcuno alle calcagna, se per caso trovano un rifugio vengono stanati subito o catturati da qualcun altro, insomma, tra streghe cattive, mostri urlatori, lupi famelici, mostri pipistrello e nani e quant'altro, non c'è davvero tregua.

MORNA: Per quanto riguarda la trama, poi, io ho un dubbio. Premetto che questo tipo di domanda mi viene sempre quando leggo un libro con dei viaggi nel tempo al suo interno però, anche in questo caso, non posso fare a meno di chiedermelo visto che, almeno per adesso, non è stato esplicitato dall'autore. Quando Kate e Michael incontrano il dottor Pym in prigione non cambiano il futuro? Voglio dire, nel futuro il dottor Pym e i bambini non si erano mai incontrati, ma viaggiando nel passato e cambiando gli avvenimenti (in questo caso l'incontro) non compromettono anche il futuro? Il dottor Pym del futuro dovrebbe quindi ricordarsi di aver già incontrato i ragazzini, no? I suoi ricordi si sono modificati? Lo stesso dottor Pym è in realtà un altro dottor Pym? Si è generata una realtà parallela? *me confusa*

SARA: Per il tuo dubbio io ho pensato che sì, anche se l'autore non l'ha spiegato, il viaggio nel passato cambia sempre il futuro, e quindi il dottor Pym si doveva ricordare di loro. Anche se non l'ha detto quindi immagino che se li ricordasse e che anzi, ho pensato che li avesse chiamati lì nel suo "orfanotrofio" apposta perché sapeva già cosa sarebbe successo. Certo i viaggi nel tempo sono davvero complicati e alcune volte bisogna prendere per buone le cose come appaiono senza farsi troppe domande o si rischia di impazzire!

MORNA: Per il resto, invece, credo (e i prossimi capitoli mi daranno ragione o mi smentiranno) che l'autore abbia raggiunto il livello di saturazione sia per quanto riguarda lo stile che per le caratterizzazioni dei personaggi. Come era chiaro anche dai capitoli precedenti, le caratterizzazioni sono basilari, con pochi tratti, semplici e stilizzati. Insomma, il cattivo è il cattivo, il buono è il buono. Le descrizioni sono dirette e brevi, caratterizzano il giusto senza mai dilungarsi troppo.

SARA: Sì, i primi 6 capitoli sembrano essere stati il massimo che l'autore è riuscito a dare al romanzo e dopo di essi sembrerebbe tutto un po' appiattirsi, nessuna evoluzione.

MORNA: In conclusione quindi, credo proprio che questi sei capitoli abbiano dimostrato in pieno il lato middle grade di questo romanzo e il target di lettori a cui è destinato. Per quanto mi riguarda non è assolutamente un demerito, anzi, però non posso negare che mi aspettavo un pizzico di più in ogni caso. La mia valutazione per questa seconda parte scende a 3.5 stelline. Troppi dubbi, domande e fretta. Spero però di poter alzare nuovamente il punteggio la prossima volta perché intravedo del potenziale che spero venga colto dall'autore!

SARA: E' innegabile che questo sia un romanzo per ragazzi, lo avevamo già appurato e ne eravamo coscienti, però è vero che questi ulteriori 6 capitoli rimarcano il concetto e sembrano quasi dire che il target del libro è per ragazzi e stop. Niente di male, però vi sono libri per ragazzi che hanno quella scintilla in più che pur attenendosi al loro target riescono a entusiasmare lettori di tutte le età (e l'esempio lampante è Harry Potter, ma non solo...) mentre qui, spero di sbagliarmi, ma quella scintilla in più sembrerebbe mancare. Forse è ancora troppo presto per giudicare, ma comunque anche la mia valutazione scende e se per la prima parte avevo dato 4 stelline adesso il mio voto parziale diventa una sufficienza, 3 stelline.

lunedì 18 agosto 2014

Acquisti e regali (104)


"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana (o quando capiterà) , per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

Ecco gli arrivi della scorsa settimana, un bottino di tutto rispetto considerando che si tratta solo di libri usati:
  




 
  • "Follia profonda" di Wulf Dorn, mi incuriosiva molto già da appena uscito perché il titolo è tutto un programma, dell'autore ho già letto il suo primo romanzo "La psichiatra" e anche se non gli avevo dato il massimo dei voti mi era piaciuto, quindi sono propensa a leggerne altri. Questo mi è arrivato tramite bookmooch, ed è in condizioni perfette, come nuovo, quindi non posso che esserne soddisfatta!
  • "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro, invece appena uscito non mi aveva del tutto convinta ma poi leggendo recensioni in giro mi sono accorta che forse poteva fare al caso mio e mi ero ripromessa di leggerlo magari se lo avessi trovato in edizione economica o usato. Mi è capitato di trovarlo usato su bookmoooch (ma come nuovo anch'esso) e ne ho approfittato.
  • "La biblioteca dei libri proibiti" di John Harding, sono anni che gli do la caccia su bookmooch ma fin'ora non ero riuscita a trovare una copia che mi soddisfacesse. Tra utenti che avevano promesso di mandarmelo e poi erano spariti, tra una volta che me ne avevano spedita una copia ma era in edizione Mondolibri (non lo sapevo) e l'ho data subito via perché i Mondolibri non li sopporto, questa volta finalmente sono stata fortunata e la copia che mi è arrivata è perfetta e pure in edizione rilegata, non potevo chiedere di meglio!
  • "Un posto perfetto" di Penelope Lively, era nella mia wishlist, ma era uno di quei libri che a volte mi ispirava a volte no. Però dell'autrice ho sentito parlare molto bene e siccome la TEA lo aveva pubblicato in edizione economica avevo pensato di approfittare degli sconti TEA estivi e comprarlo. Invece guardando su ebay ho trovato una copia usata in prima edizione Guanda a poco prezzo (ancor meno dell'edizione TEA in sconto) e ho optato per questa. Il libro è usato ma trattato molto bene, quindi sono contenta di averlo acquistato.
  • "Tony Tormenta" di Alessandra Rubino, ha un titolo che non mi ispirava per nulla, ma invece dalla trama sembra essere un libro dal grande potenziale e l'ho preso sempre tramite bookmooch, usato ma in ottime condizioni.
  • "Le stanze buie" di Francesca Diotallevi, era nella mia wishlist perché mi sono fatta conquistare dalle tante recensioni positive lette in giro. Purtroppo il prezzo è un po' alto, soprattutto per chi come me legge tanto e compra tanti libri, però volevo assolutamente averlo e aspettavo qualche sconto. Fortunatamente mi è capitato di trovarlo usato a metà prezzo. Ora spero di poterlo leggere presto, l'autrice è italiana e spero di aggiungermi al coro di pubblicità positiva per lei.
  • "L'arte della magia" di Terry Pratchett, preso tramite bookmooch, è l'unico tra i libri usati arrivati la scorsa settimana a mostrare qualche segno di lettura e qualche abrasione, ma nel complesso è in buonissime condizioni. L'ho preso perché di Pratchett non ho ancora letto nulla, questo è il primissimo suo libro che ho, quindi volevo farmi un'idea su questo autore che in tanti amano.
  • "Oro rapace" di Yu' Miri, è uno dei primissimi libri che avevo messo in wishlist poco dopo essermi iscritta su Anobii. Ora sono passati un po' di anni e il libro era rimasto lì, ogni tanto tornavo a sfogliare la wishlist e mi chiedevo se magari fosse ora di toglierlo, perché non mi ispirava più come quando l'avevo inserito anni fa. Di sicuro non lo avrei mai acquistato, ma poi fortuna vuole che l'ho trovato su bookmooch e allora ne ho approfittato, così finalmente potrò farmi un'idea su questo libro e al tempo stesso ho dato una sfoltita alla wishlist. 

mercoledì 13 agosto 2014

W... W... W... Wednesdays (104)

w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)

Ecco le mie risposte:

 

*What are you currently reading?


Ho appena appena iniziato a leggere (giusto il primissimo capitolo):  "Il ladro di fulmini" di Rick Riordan, primo libro della serie Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo. Non potevo davvero resistere al prezzo di questa nuova edizione che ho trovato al supermercato, quindi ne ho subito approfittato, dato che questa serie l'ho sentita spesso nominare (sono usciti anche i film al cinema) ma io non ho mai letto né visto nulla che la riguarda. Adesso sono veramente troppo all'inizio per dire cosa ne penso ma sembra carino!
Poi, sto anche leggendo "L'atlante di smeraldo" di John Stephens che ho iniziato la scorsa settimana, che sto leggendo insieme a Morna del blog "Forgotten Pages" per la nostra rubrica in comune. Fin'ora sembra molto carino, vi lascio il link alla nostra prima puntata in cui commentiamo i primi 6 capitoli del libro: http://ilregnomagicodeilibri.blogspot.it/2014/08/un-libro-raggi-x-latlante-di-smeraldo.html



*What did you recently finish reading?


Ho finito ieri:   "Il giardino delle pesche e delle rose" di Joanne Harris, terzo romanzo della serie di Chocolat, un libro davvero molto bello che non mi ha per niente delusa, l'ho trovato appassionante e ben scritto come i precedenti. Pur rimanendo il primo il mio preferito anche i sequel si difendono bene. QUI la mia recensione.




*What do you think you’ll read next?



Ho una lista in attesa davvero infinita ma mi piacerebbe leggere "Il signore delle mosche" di William Golding dato che ne ho sentito così tanto parlare! E poi anche "Colorado kid" di Stephen King, un libro che mi è arrivato da poco poco e che siccome è anche piuttosto breve vorrei leggere subito.

Recensione: IL GIARDINO DELLE PESCHE E DELLE ROSE - Joanne Harris

La mia recensione su "Il giardino delle pesche e delle rose" di Joanne Harris.




Titolo: Il giardino delle pesche e delle rose
Serie: Chocolat, vol. 3
Autrice: Joanne Harris
Traduzione: L. Grandi e Grandi Associati
Casa editrice: Garzanti
Pagine: 434
Data di pubblicazione: 7 Novembre 2012
Prezzo: 18,80

Sinossi: Il vento ha ricominciato a soffiare. Vianne Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e tornare a Lansquenet, il villaggio dove tutto è cominciato, il paese dove otto anni prima aveva aperto una cioccolateria. Qui, adesso come allora, regnano ancora la diffidenza e i pregiudizi, ma molte cose sono cambiate. Il profumo delle spezie e del thè alla menta riempie l'aria, donne vestite di nero camminano veloci e a capo chino per le viuzze e di fronte alla Chiesa, sulla riva del Tannes, è stato costruito un minareto. All'inizio la convivenza tra gli abitanti e la comunità musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno tutto era cambiato ed erano iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il curato Francis Reynaud è disperato e vuole a tutti i costi salvare la sua comunità e tornare all'armonia di una volta. E ha capito che solo una donna può aiutarli, Vianne, l'acerrima nemica di un tempo. Solo lei potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto solo lei può comprendere l'enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra le due comunità. Eppure Vianne sa come fare, c'è una vecchia ricetta che potrebbe venirle in soccorso...

La mia opinione: "Il giardino delle pesche e delle rose", con un titolo italianizzato che un po' mi fa storcere il naso perché sembra un romanzo che fa parte del filone romance-romantico dozzinale dove i titoli sono un tripudio di parole come "giardini" "stelle" "fiori" "cibo" "segreti" e quant'altro, è invece il terzo libro del filone di Chocolat, romanzo sì atteso ma con circospezione, perché si sa, le aspettative sono molte ed è facile deluderle. Ma ancora una volta la Harris ha fatto centro, con un sequel nuovamente innovativo, con una storia originale, che riprende i fantasmi del passato senza scrivere nulla di già scritto, ma anzi dando vita a una nuova storia che non ha nulla a che vedere con le precedenti, a parte alcuni personaggi e l'ambientazione. Sì, perché ci ritroviamo nuovamente a Lansquenet (dopo la pausa dello scorso libro dove l'ambientazione era altrove ora si ritrova il paese di Chocolat). E basta veramente poco, bastano le prime righe del prologo, per ritrovare tutta la magia ammaliante dei precedenti libri, e leggere questo seguito sembra proprio come tornare a casa, tra personaggi che ormai conosciamo bene e che vorremmo non dover lasciare mai. Ma tutto cambia e anche il paese di Lansquenet con gli anni è cambiato e c'è una nuova comunità che si è insediata lì e nuovi problemi si stagliano all'orizzonte. In particolare le tematiche verteranno sui problemi di relazione tra culture diverse, religioni contrapposte, ma anche e soprattutto preconcetti che vanno al di là di qualsiasi cultura e che caratterizzano tutta la razza umana. L'ambientazione temporale è di fine estate, dopo il periodo primaverile di "Chocolat" e quello invernale-natalizio di "Le scarpe rosse" un'altra affascinante stagione ci delizierà con la sua magica atmosfera, i suoi venti e i suoi profumi, e la storia non manca davvero di appassionare e di stupire, con un ritmo narrativo cadenzato inizialmente ma a partire da metà si velocizza, per arrivare a un finale dove accade di tutto, colpi di scena a ripetizione e battiti cardiaci accelerati sono assicurati. Se vi aspettate una storia riposante e tranquilla come la carinissima copertina e il titolo lascerebbe presagire vi dico già da ora che non sarà affatto così!
Speravo che questo libro mi piacesse come i precedenti, ma avevo anche paura che non sarebbe stato così. E ne sono rimasta entusiasta. "Chocolat" rimarrà sempre il preferito assoluto, ma anche i seguiti si difendono più che bene!


"Una volta qualcuno mi ha detto che, solo in Francia, ogni anno duecentocinquantamila lettere vengono recapitate a persone morte. Quello che non mi ha detto è che, a volte, i morti rispondono."

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover: Molto carina, mi piace, anche più dell'originale che è questa:
Come ho già detto il titolo non mi è piaciuto perché si assomiglia troppo con i millemila titoli simili in circolazione. E' anche vero che il titolo in lingua originale era difficile da tradurre, "Pesche per Monsieur le Curè" non sarebbe stato bello...

Stile di scrittura: Ancora una volta ho trovato lo stile di scrittura scorrevole ed emozionante. La Harris sa descrivere avvenimenti, luoghi e persone in maniera tanto efficace e poetica da far sognare il lettore!

Idee alla base della storia: Originalissima, prende piccoli spunti da ciò che è avvenuto nei precedenti libri, ma reinventa il tutto in una storia diversissima sia come idea iniziale che come sviluppo. esattamente come è avvenuto per il libro secondo, anche questo terzo ha mantenuto intatte le caratteristiche di originalità.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi (come sempre!) li ho trovati caratterizzati benissimo e hanno una personalità molto spiccata e particolare che li distingue l'uno dall'altro. Sono soddisfatta e sono personaggi ormai così familiari che vorrei rincontrarli nuovamente.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Molto ben curato, non ho trovato refusi.

voto:



Acquisto consigliato? Assolutamente sì! Se come me siete amanti dei romanzi di questa autrice, e avete amato sia Chocolat che Le scarpe rosse, sono sicura che anche questo vi piacerà!

martedì 12 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 1-6



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Riprendiamo questa rubrica con un nuovo libro!!!
Questa volta abbiamo deciso di passare ai raggi X "L'atlante di smeraldo" di John Stephens. In questa prima puntata commenteremo i primi 6 capitoli.


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60

Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 1 al 6:


SARA: L’atlante di smeraldo è uno di quei libri che ho comprato d'impulso sulla scia delle pubblicità lette ancora prima che venisse pubblicato, preso a scatola chiusa appena uscito (nel 2011) ancora prima di leggere delle recensioni, ma lasciato a languire sullo scaffale fino ad ora. Finalmente è arrivato il suo momento! La mia edizione è quindi la prima assoluta, quella che ha sulla cover l'immagine del mappamondo in primo piano, una cover che richiama molto alla mente i thriller storici in stile Ken Follett o Glenn Cooper, ma che poco si accorda con un fantasy per ragazzi. Diciamo che un libro del genere su uno scaffale di una libreria attira di sicuro lo sguardo di lettori adulti, ma non di ragazzi. Quindi come cover la ritengo inadatta al libro, anche se non brutta, di sicuro fuorviante.

MORNA: Io invece l’ho ottenuto in scambio. Non era assolutamente nei miei piani comprarlo. Ricordo che la casa editrice, all’epoca dell’uscita, spinse molto sulla pubblicità in giro per il web, ma a me non interessava e anzi non trovavo nulla che mi facesse presagire che sarebbe potuto rientrare nei mie gusti. Perciò l’ho preso senza una reale convinzione più per curiosità che altro, e da allora, anche per quanto mi riguarda, è rimasto a languire nella libreria…fino ad adesso! Per quanto riguarda la cover (io ho la tua stessa edizione) trovo anche io che sia un pelo fuorviante anche se devo ammettere che la trovo splendida, curata in molti particolari, come per esempio il medaglione sul retro e la porta sulla spina. Anche io non penso che sia una cover adatta a un fantasy per ragazzi tuttavia mi trasmette un senso di avventura e perciò non la ritengo totalmente inadatta al suo scopo…insomma ho visto ben di peggio in giro! :D

SARA: Basta leggere il prologo per accorgersi che la storia è infatti prettamente per ragazzi, nemmeno YA ma proprio per ragazzi, diciamo che può rientrare in una fascia d'età di 12-15 anni, ma il bello è che questo dato non viene messo da nessuna parte, tutti i bookstore online lo inseriscono nella categoria adulti, quindi posso immaginare il disappunto che potrebbero avere alcuni lettori che pensano di leggere qualcosa di completamente diverso. Ma ci tengo a puntualizzare che io invece ne ero già al corrente, lo avevo appurato da qualche recensione, e fortunatamente a me i libri per ragazzi piacciono, quindi nessun problema.

MORNA: Anche io ne ero conoscenza, ma non certo perché era scritto nero su bianco in qualche presentazione, o su qualche sito ma, esattamente come è accaduto per te, per averlo letto da diverse recensioni in giro per il web.

SARA: Dopo questa premessa passiamo alla storia! Ammetto che ho un debole per i libri dall'atmosfera fiabesca e questo rientra pienamente nel genere. Inizia proprio come una favola natalizia un po' crudele dove subito succede il fattaccio. Tre bambini che i genitori vogliono proteggere da qualche misteriosa forza oscura e che rimangono improvvisamente soli al mondo (un inizio Harrypotteriano!), girando da un orfanotrofio all'altro. Questo particolare, unito al fatto che gli adulti che si trovano nel libro vengono descritti in maniera molto grottesca e pieni di difetti fastidiosi mi ha molto ricordato un'altra serie di libri che ho molto amato: "Una serie di sfortunati eventi", non so se tu l'hai letta ma è davvero una serie stramba, che se ti piace lo stile di questo libro ti consiglio di leggerla.

MORNA: Io pure adoro le storie dal sapore fiabesco e, come hai detto tu, questa non fa assolutamente eccezione! A partire dal prologo, ambientato la sera di Natale, proseguendo per le descrizioni dei vari orfanotrofi in cui sono ospitati i tre fratellini e per terminare con l’arrivo nel misterioso paesino di Cambridge’s Falls tutto sa di fiaba e avventura, un aspetto che davvero non credevo di trovare nel libro e che invece mi regalato un’inaspettata ma graditissima sorpresa.
Comunque concordo c’è una sorta di richiamo potteriano nella narrazione e sai cosa? anche se non ho letto "Una serie di sfortunati eventi” il libro mi ha subito fatto pensare a quei romanzi che diverse volte ho sfogliato in libreria.

SARA: Dopo un paio di capitoli la trama inizia ad entrare nel vivo, viene descritto uno scenario fantastico, misterioso e irto di magia dove i protagonisti si riescono a cacciare subito nei guai. Per me queste cento pagine sono state poche per capire realmente le potenzialità della storia, soprattutto perché i misteri che la caratterizzano sono molti e si iniziano a scoprire proprio arrivati a questo punto, però dico che fin'ora ho apprezzato moltissimo l'atmosfera fiabesca e magica che aleggia su tutto e ho anche apprezzato le piccole scene d'azione che ci sono state, hanno saputo catturarmi e mantenere alta la mia attenzione e non è automatico che accada, quindi mi posso ritenere soddisfatta.

MORNA: Concordo in pieno. Ottima l’ambientazione e il sentore di fiaba che si respira a ogni pagina. Mi piace l’elemento magico e come è stato introdotto nel libro che comunque, per quanto mi riguarda, ha una certa originalità. Mi è piaciuta la parte più avventurosa, anche se la cosa che in assoluto ho gradito maggiormente sono stati i momenti di ilarità e ironia di cui questi capitoli erano disseminati!
É comunque vero che le pagine sono un po’ poche per riuscire a dare un giudizio completo anche perché i capitoli per questa tappa finiscono proprio sul bello, proprio quando stava per entrare in scena un po’ di azione!! :D

SARA: I protagonisti per ora li ho trovati sufficientemente caratterizzati, niente di eclatante ma in questi pochi capitoli hanno già manifestato alcune caratteristiche che li distingue l'uno dall'altro, mentre gli altri personaggi, gli adulti, sono davvero molto caricaturali e strani, cosa che da al romanzo un tangibile segno distintivo, che potrebbe piacere o non piacere, ma lo rende comunque particolare.

MORNA: assolutamente d’accordo. I tre fratellini sono caratterizzati piuttosto bene e la cosa mi ha sorpreso lo ammetto. Gli adulti sì, sono molto caricaturati però devo ammettere che la cosa mi piace e anzi si ricollega al discorso dell’ironia e dell’ilarità di cui sopra che non disdegno affatto!

SARA: Ancora è presto per dare un giudizio, ma posso dire che questi primi sei capitoli mi sono piaciuti e sono curiosa di leggere gli altri. Il mio voto parziale è di 4 stelline.

MORNA: Io pure sono molto curiosa di sapere come continuerà la storia dei tre fratellini e questi sei capitoli sono stati un assaggio più che promettente, seppur brevi e piuttosto evanescenti. Spero però che il libro mantenga la stessa linea anche in futuro. Per il momento assegno 4.5 stelline, nella speranza di vederle lievitare!