mercoledì 22 aprile 2015

Recensione: DIVERGENT - Veronica Roth

La mia recensione su "Divergent" di Veronica Roth.



Titolo: Divergent
Serie: Divergent vol. 1 
Autrice: Veronica Roth
Traduzione: Roberta Verde
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: Maggio 2012
Pagine: 480
Prezzo: 16,90 euro

 
Sinossi: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...


La mia opinione: Parto dal presupposto che questo libro mi è piaciuto... ma non mi è piaciuto! Già... come presupposto è tutto un programma ma la verità è che questo libro l'ho trovato carino e piacevole tanto da leggerlo in pochi giorni: la storia è scorrevole, la scrittura è piuttosto semplice ed ammaliante, la storia è abbastanza interessante da calamitare l'attenzione senza annoiare. Però se mi devo focalizzare sui particolari posso dichiarare con assoluta certezza che questa storia è ingenua e ha dei contenuti profondamente superficiali. Penso che ogni buon romanzo distopico che si rispetti deve avere un background solido alle spalle, invece qui non c'è. L'ambientazione viene ricreata dal NULLA, il contesto in cui nasce la situazione economica-politica-sociale che troviamo non è spiegata e per questo ci ritroviamo a seguire una vicenda che si svolge unicamente nei ridotti confini di una città senza sapere niente di ciò che sta al di fuori di essa. E' una strategia comoda per l'autrice non dover dare spiegazioni, così come è una strategia comoda per l'autrice designare un mondo in cui le persone sono divise in sole quattro fazioni e ogni fazione ha un'unica e sola caratteristica, certo in questo modo non ha fatto nessuno sforzo per caratterizzare i suoi personaggi dato che tutti sono omologati e hanno un unico e solo carattere dominante. Diciamo che bastano queste ingenuità creative per capire che "Divergent" è un libro confezionato in serie sulla scia del successo del genere distopico e che analizzandolo trovi una trama scarna e molto POCO CREDIBILE. Non si capisce infatti come la politica e la situazione sociale di questo mondo abbia potuto reggersi da sola basandosi sulle sue regole (poche e assurde) fino ad arrivare al punto in cui lo si inizia a leggere, in cui tutte le dinamiche sono già realtà conclamata da decenni. Se si legge il libro impuntandosi su ciò che non quadra e stilando una lista di difetti inutile dire che lo odierete e troverete assurdo tutto ciò che accade nella storia.
Fortunatamente sto cercando si essere un po' flessibile, soprattutto quando si tratta di libri per ragazzi o YA e una volta appurato che il libro in questione non è di alto livello strutturale abbasso le pretese e cerco di prendere il libro per quello che è. In questo caso si è trattata di una scelta giusta perché ne è risultata una lettura molto piacevole che è scivolata via un poco tempo. E' una storia che tutto sommato mi è piaciuta e sarei curiosa di leggere i seguiti, e forse lo farò... devo ancora decidere.




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