mercoledì 15 luglio 2015

Recensione: L'ESTATE DI ULISSE MELE - Roberto Alba

La mia recensione su "L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba.




Titolo: L'estate di Ulisse Mele
Autore: Roberto Alba
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 2014
Pagine: 210
Prezzo: 14,50 euro

Sinossi: Una casa in cima a una collina di terra e sassi, nel cuore della Sardegna rurale. È qui che Ulisse vive insieme alla sua famiglia. Ha quasi nove anni e non sopporta la parola che la gente usa per spiegare il suo problema: sordomuto. Lo fa sembrare handicappato, invece lui è solo sordo, capisce tutto benissimo e a scuola è il più bravo. Un genio. E infatti suo papà non lo prende mai a cinghiate come invece fa con Betta e Dede, che saranno anche più grandi, ma si comportano sempre da perfetti sprovveduti. Neppure lui però immagina che andare al mare di nascosto in una torrida mattina di luglio possa essere la cosa più stupida che quei due abbiano mai fatto. Fino a quando il fratello Dede torna a casa da solo, e della sorella non c'è più traccia. Da quel momento la vita della sua famiglia è sconvolta. E mentre gli adulti cercano risposte, Ulisse ha occhi ben aperti su quel che gli accade intorno. Per lui, la scoperta della verità sarà un ingresso forzato nel mondo dei grandi.


La mia opinione: Ho deciso di leggere questo libro un po' grazie alle recensioni positive lette in giro che me lo hanno fatto scoprire e un po' perché mi ricordava vagamente un libro letto anni fa ( "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" di Mark Haddon) e che mi era piaciuto proprio per il punto di vista particolare e insolito da cui era narrato. Nel libro "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" la vicenda era infatti narrata da un ragazzino autistico e risultava maggiormente interessante proprio a causa di questo. "L'estate di Ulisse Mele" viene invece narrato da un bambino con un'altra particolarità, lui è sordo, ed è intelligentissimo. Leggendo questo libro si viene quindi catapultati nel suo mondo senza suoni, ma dove il senso della vista è acutizzato al massimo per riuscire a capire ciò che accade intorno a lui senza il bisogno di ascoltare. Ulisse infatti riesce a leggere le labbra di chi parla anche da distante e riesce a capire le persone dalle espressioni del viso e piano piano ci si dimentica quasi del suo piccolo handicap. La storia di questo romanzo è in parte un noir e in parte un dramma familiare molto intenso, un fatto di cronaca nera che diventa un caso mediatico di vasta portata (come ad esempio potrebbe essere il delitto di Avetrana, tanto per fare un esempio calzante) e che tiene incollato il lettore al libro dall'inizio alla fine. E' un libro che mi sento assolutamente di consigliare se siete incuriositi dal genere, perché è molto scorrevole e il mondo di Ulisse con le sue particolari doti vale davvero la pena di essere conosciuto. Non mancano alcuni difetti nello svolgimento della storia, soprattutto nella stesura della parte finale che a mio avviso oltre ad essere un po' frettolosa è anche un po' confusa perché lascia alcune perplessità e domande irrisolte. Certo, questo da un certo punto di vista rende la storia ancora più realistica, perché non sempre nella realtà tutto è comprensibile fino in fondo, ma trattandosi appunto di un libro, l'agognato finale che tutti i lettori auspicano (me compresa) era più definitivo e chiaro di così.



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