martedì 22 marzo 2016

Recensione: PREP - Curtis Sittenfeld

Ecco la mia recensione al libro "Prep" di Curtis Sittenfeld.


Titolo: Prep
Autrice: Curtis Sittenfeld
Traduzione: Annalisa Crea
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 495
Data di pubblicazione: Marzo 2006
Prezzo: 17,50

Sinossi: Lee Fiora, quattordicenne cresciuta in una cittadina dell'Indiana, ottiene una borsa di studio per la preparatory ("prep") school di Ault, nel Massachusetts, un prestigioso liceo che prepara all'università. È - come prometteva il dépliant - un ambiente esclusivo di antichi edifici e prati curatissimi, di ragazzi dai sorrisi smaglianti e belle ragazze in kilt. Ciò che non diceva il dépliant, e che Lee capisce subito, è che lei sarà sempre un'outsider tra i rampolli delle ricche famiglie della East Coast, intimidita e attratta dai suoi compagni. Proprio perché è un'estranea, un pesce fuor d'acqua, Lee riesce a cogliere con spietata acutezza i tratti essenziali dei caratteri, delle relazioni, dei rituali di alunni e insegnanti.



La mia opinione: Questo libro l'ho lasciato in libreria 7 anni prima di leggerlo: nonostante l'avessi preso scontato del 65% sospettavo, date le negativissime opinioni lette in giro, di aver comunque fatto un pessimo acquisto. E invece no. "Prep" (il cui didascalico titolo altro non è che l'abbreviazione di "Preparatory School", ma è anche l'abbreviazione di "Preppy", come indicazione dei giovani benestanti del nord-est degli Stati uniti che frequentano le scuole private) ha ampiamente superato le mie aspettative. La peculiarità di questo libro è che sembrerebbe quasi privo di trama perché la storia non è altro che un resoconto di 4 anni di collegio, che si dilunga per ben 500 pagine. Noioso? Nient'affatto. Per me questa lettura è stata quanto di più distante possa esserci dalla noia! La protagonista è una ragazza molto introversa che passa praticamente inosservata per tutti i suoi anni trascorsi a scuola e la narrazione, scritta dal suo punto di vista in prima persona, è incredibilmente vivida, una delle narrazioni più credibili e veritiere che abbia letto, capace di trasportare il lettore in tutto e per tutto nella storia, a patto però che si riesca ad immedesimarsi almeno un po' nella protagonista, cosa che a me è riuscita molto bene. Penso non sia necessario essere caratterialmente tali e quali a lei per capirla, però è certamente necessario essere introversi per riuscire a capire molte delle scelte che fa, o sarebbe meglio dire molte delle scelte che NON fa. Perché in questo romanzo c'è più riflessione che azione, più cose non dette o cose non fatte che il contrario. E' affascinante come ogni cosa non detta o non fatta abbia sempre un elaborato retroscena e l'autrice è bravissima a descrivere ogni avvenimento capiti alla protagonista con estrema lucidità e in maniera molto semplice e scorrevole.
Poteva essere un romanzo banale ma vincente, ciò che il pubblico avrebbe maggiormente apprezzato, in cui la protagonista inizia la sua avventura scolastica da "nullità" ma poi ha un processo evolutivo sorprendente e sul finale si riscatta e diventa la ragazza più ammirata e popolare della scuola. Ma no, la realtà raramente funziona così e i romanzi in cui i protagonisti hanno questi salti di qualità sinceramente non fanno per me. Invece questo romanzo nella sua "normalità" è stato per me straordinario e pieno di spunti interessanti, una lettura nel complesso leggera e poco impegnativa, anche se con un fondo di introspezione acuta, che purtroppo temo non possa venire colta da tutti a causa dell'insormontabile divario che da sempre le persone timide creano con il resto del mondo. Ma non è colpa del libro.



voto:



domenica 20 marzo 2016

Recensione: IL TERZO GEMELLO - Ken Follett

La mia recensione di "Il terzo gemello" di Ken Follett.




Titolo: Il terzo gemello
Autrice: Ken Follett
Traduzione: Annamaria Raffo
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: Novembre 1997 (prima edizione)
Pagine: 511
Prezzo: 9,40 euro

 

Sinossi: Una giovane scienziata, Jeannie Ferrami, sta svolgendo una ricerca sulla formazione della personalità e sulle differenze di comportamento tra gemelli, allo scopo di dimostrare che quelli che secondo lei sono i tratti ereditari di una mente criminale possono essere efficacemente contrastati da una corretta educazione. A un certo punto, però, subito dopo aver scoperto due gemelli assolutamente identici ma nati da madri diverse, si rende conto che qualcuno vuole fermarla. Smascherare i suoi nemici diventa così una questione di vita o di morte. Qual è il ruolo in questa torbida vicenda di una società di punta nel campo della biogenetica? È possibile che esperimenti segreti di clonazione siano stati condotti su cavie umane inconsapevoli? E in che modo è coinvolto nella vicenda anche un candidato alla presidenza degli Stati Uniti? Un thriller coinvolgente e appassionante, un romanzo che forse, da qualche parte nel mondo, è già realtà.



La mia opinione: Non sono rimasta particolarmente colpita da questo libro.
Come stile di scrittura è sicuramente scorrevolissimo, quindi facile da leggere, ma come rovescio della medaglia l'ho trovato uno stile un po' impersonale e freddo che non mi ha permesso di entrare in sintonia con i personaggi e non mi ha appassionata. Più che leggere un libro mi è sembrato di seguire una puntata di un film per la tv di intrighi biogenetici che intrattiene il giusto ma che non dà mai piena soddisfazione. Come sviluppo della storia non è nulla di memorabile, anzi direi che dopo 4-5 capitoli si intuisce già bene come saranno i successivi sviluppi e nonostante l'intento di disseminare colpi di scena non ce n'è mai veramente uno che riesce a sorprendere. Ciò nonostante c'è comunque la curiosità di proseguire perché come ho già detto è una lettura molto scorrevole e non costa particolare impegno. Ma proprio come una puntata di un film si assiste ad un finale fin troppo rocambolesco (ma che nuovamente il lettore può facilmente arrivare ad intuire in anticipo) e fin troppo brusco. Volendo sarebbero stati da sviluppare alcuni capitoli aggiuntivi per delineare meglio ogni avvenimento e per approfondire i personaggi e il loro destino, ma ciò non è stato fatto.
Mi ha lasciata inoltre un po' perplessa il goffo tentativo di accorpare alle tematiche del libro (che sono prettamente di azione, intrighi, thriller e biogenetica) anche una banalissima e acerba storia d'amore tra i due personaggi principali, che nonostante i vari e gravi problemi che li vedono coinvolti e che dovrebbero assorbire ogni loro pensiero ed energia riescono invece a trovare il tempo per comportarsi come due scolaretti alla prima cotta. E con la love story il mix di cliché che imperversa in questo libro si può dire davvero completo.
Questo è in assoluto il primo libro di Ken Follett che leggo ma l'idea che mi sono fatta è che sia un autore molto commerciale, adatto a chi legge pochi libri e adatto quindi a chi vuole intrattenersi con una storia che ha al suo interno una vasta lista di ingredienti, non importa se pertinenti o no. Ovviamente, trattandosi appunto del primo libro che leggo di questo autore, gli darò un'altra possibilità con un suo libro di genere storico e più famoso, per capire se davvero è l'autore a non fare per me o è questo libro in particolare ad essere una "creazione malriuscita".


voto:

martedì 1 marzo 2016

Recensione: IN UN VICOLO CIECO - Linda Castillo

La mia recensione di "In un vicolo cieco" di Linda Castillo.




Titolo: In un vicolo cieco
Serie: Kate Burkholder vol.3 
Autrice: Linda Castillo
Traduzione: Lisa Maldera
Editore: Time Crime
Data di pubblicazione: 29 Agosto 2013
Pagine: 332
Prezzo: 12,90 euro

 

Sinossi: Gli Slabaugh sono una famiglia prospera e laboriosa della comunità amish. Ma un orribile incidente porta alla morte i genitori e lo zio, lasciando orfani i quattro ragazzi. Il capo della polizia Kate Burkholder, nata e cresciuta amish, sa che per loro sarà ancora più duro perdere l'innocenza e affrontare il dolore. E quando scopre che una delle vittime ha subito una ferita alla testa prima del decesso, si immerge con determinazione in un'indagine di omicidio, forse legato ai recenti casi di persecuzione della minoranza amish. I superiori le affiancano John Tomasetti, collega, amante e amico, e davanti a una nuova missione insieme, Kate sarà costretta a rendersi conto di quanta profondità ci sia nel loro rapporto e dove potrebbe portarli. Ma non è la sola superficie oltre la quale dovrà andare. Kate dovrà scavare anche nel suo passato di amish per trovare la forza di spezzare il silenzio di una comunità chiusa, protettiva, ostile a ogni intervento esterno, che nasconde molte verità insidiose.



La mia opinione: Questo libro è il terzo della serie "Amish" con protagonista la detective Kate Burkholder. Avendo già letto e apprezzato i primi due (recensione del primo QUI e del secondo QUI) sono andata praticamente sul sicuro con questo, ma purtroppo non l'ho trovato a livello delle mie aspettative. Questo romanzo, sebbene contenuti e stile di scrittura siano in linea ai precedenti (ovvero contenuti interessanti e stile di scrittura fluido e scorrevole), soffre un po' di mancanza di originalità e, confrontato sempre con i precedenti, risulta essere il meno avvincente letto fin'ora. A mio avviso viene dato troppo spazio alle spiegazioni della protagonista sugli Amish, spiegazioni peraltro già lette ampiamente negli altri libri e che non apportano nulla di nuovo in questo. Se quindi come me state andando con ordine nella lettura di questa serie troverete pagine e pagine a descrivere situazioni e pensieri già sentiti sulla cultura Amish e sull'integrazione difficile che gli Amish hanno con gli altri cittadini, e addirittura all'interno di questo stesso libro queste considerazioni vengono ribadite più volte a distanza di capitoli. Insomma... ci sono veramente troppe pagine ripetitive. C'è poca storia e troppi pensieri, soprattutto nella parte iniziale e in quella centrale. La protagonista non risparmia i lettori neanche dei suoi tormenti personali e questo aggiunge ulteriori elucubrazioni alla già scarna trama. La storia investigativa, seppur molto risicata, è abbastanza interessante e riesce anche a stupire sul finale, però in generale questo libro mi ha delusa e non mi ha appassionata come avrebbe dovuto. Peccato. Spero di ricredermi proseguendo con la lettura degli altri di questa serie.


voto: