sabato 26 novembre 2016

Recensione: LA CASA PER BAMBINI SPECIALI DI MISS PEREGRINE - Ransom Riggs

La mia recensione su "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs.


Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Serie: Miss Peregrine's Peculiar Children, vol. 1
Autore: Ransom Riggs
Traduzione: L. Katerinov
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Novembre 2011
Pagine: 383
Prezzo: 15,30 euro

Sinossi: Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista o qualcos’altro, qualcosa di vivo e ancora pericoloso? Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e reperti di vite lontane, il ragazzo potrà stabilire se i racconti del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, siano stati solo invenzioni, buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, in quelle parole ci sia almeno un granello di verità, come suggerisce la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle immagini ingiallite, bizzarre e inquietanti, fossero davvero speciali, dotati di poteri straordinari, forse addirittura pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?


La mia opinione: Ottime idee iniziali e ottima ambientazione per uno sviluppo che però non mi ha convinta! Premetto che nutrivo molte aspettative nei confronti di questo libro, ma poi al concretizzarsi della lettura ne sono rimasta molto delusa. Il protagonista, emblema del ragazzino americano ricco e viziato, proprio non mi è piaciuto. L'ho trovato fin dalle prime pagine senza carattere, senza quindi la stoffa del vero protagonista. I primi capitoli sono stati un po' noiosi, mi aspettavo tutt'altro. Poi per fortuna le cose cambiano quando l'ambientazione si sposta nella giusta collocazione, ovvero quando finalmente il lettore fa la conoscenza con "la casa dei bambini speciali". Qui la storia prende finalmente una svolta interessante e l'atmosfera che si respira è tetra, gotica, molto freak, proprio quello che mi aspettavo guardando la bella copertina del libro. Qui l'autore ha fatto centro nel sviluppare l'ambientazione e i vari personaggi che abitano la casa. Peccato che però la storia ristagna, la fase introduttiva dura circa 3/4 del libro. Ma la cosa ammetto che non mi ha pesato, perché è talmente interessante leggere calati completamente in questa particolare e tetra ambientazione che non si sente nessuna fretta di passare oltre. La vera delusione infatti l'ho provata quando la lunga parte introduttiva termina e inizia lo svolgimento della storia. Un guazzabuglio di idee brutte e confuse. Scene d'azione mal descritte e caotiche in cui non riuscivo ad immaginare nulla di nulla. Non vedevo l'ora che il libro finisse e per fortuna che da quel punto in avanti i capitoli non sono molti. Il finale non è un finale ma rimanda tutto al libro successivo, libro che non leggerò perché penso che l'autore sia negato per le scene d'azione e immagino che nel secondo libro sarà tutto concentrato su di esse. Per me quindi questa trilogia finisce qui, ma darò volentieri una possibilità al film che ne è stato tratto.



voto:



venerdì 18 novembre 2016

Recensione: IL LIBRO DI CHRISTOPHER - R.J. Palacio

La mia recensione su "Il libro di Christopher " di R.J. Palacio.



Titolo: Il libro di Christopher
Serie: A Wonder Story, vol. 3
Autrice: R.J. Palacio
Traduzione: A. Orcese
Editore: Giunti Junior
Data di pubblicazione: 12 Gennaio 2016
Pagine: 128
Prezzo: 10,00

Sinossi: Christopher è l'amico di sempre di Auggie. Sono nati nello stesso ospedale e da quel momento sono state sempre insieme. E solo a quattro anni, vedendo la reazione di altri bambini ai giardinetti, Christoper si è reso conto per la prima volta della "diversità" di Auggie. In questo libro si racconta la storia di Wonder dal suo punto di vista. Christopher, dato che si è trasferito proprio l'anno in cui si svolgono gli eventi del romanzo, ha perso un po' i contatti con l'amico. Un giorno la madre gli dice che è morta Daisy, la cagnetta di Auggie, e lo sollecita a telefonargli. Ma lui non ne ha voglia, anzi è un po'infastidito; segretamente è un po' geloso delle attenzioni che la madre ha sempre dedicato ad Isabel, la madre di Auggie. E quando la madre si dimentica di venire a prenderlo a scuola è convito che sia andata da lei. Arriva invece il padre: la madre ha avuto un incidente. Christopher non sta vivendo un momento felice, i genitori si sono separati, a scuola è preso di mira da un bullo e i suoi voti non sono un granché. Nel momento di maggiore difficoltà sarà l'amico Auggie a salvarlo dall'imminente compito in classe di matematica. è sempre stato l'unico capace di spiegargli un intero argomento in un pomeriggio. A questo servono gli amici: essere presente nel momento del bisogno. E Christopher saprà anche come comportarsi quando tre membri della band musicale di cui fa parte gli chiedono di abbandonare il quinto compagno, meno dotato in musica.


La mia opinione: Per me è un piacere leggere spin-off dal mondo di Wonder, e anche questo terzo libro della serie, “Il libro di Christopher”, (questa volta narrato appunto da Christopher, il primo e migliore amico di Auggie, che lo conosce da quando erano piccolissimi) non è meno interessante del precedente. Qualcuno sicuramente dirà che non è necessario fare un nuovo libro per ogni personaggio di questa storia, che il primo libro "Wonder" era già perfetto così com'era senza il bisogno di aggiungere altro. E' vero, ma per quanto mi sia piaciuto "Wonder" trovo comunque pertinente ogni altra aggiunta alla storia principale e non mi dispiace affatto leggere questi spin-off.
"Il libro di Christopher" è scorrevolissimo, si legge in breve tempo e personalmente mi è piaciuto molto. A distanza di un anno dai primi due libri devo ammettere che non mi ricordavo bene di Christopher e del ruolo che aveva nella storia principale, mi è tornato alla memoria solo dopo che è un personaggio secondario in "Wonder", ci sono dei cenni su di lui ma non ha un ruolo chiave, però è comunque importante per la vita di Auggie perché fa parte del suo passato e si conoscono da sempre. Come negli altri libri anche questo racchiude insegnamenti di vita importanti e nonostante io abbia passato da un bel po' l'età di target per questi libri non importa, non vedo comunque l'ora di leggere il prossimo (ebbene sì... è uscito da un poco) narrato dal punto di vista di un altro personaggio ancora, e sarà sempre uno spin-off ovviamente.
Consigliato a lettori di tutte le età!



voto:

Recensione: IL SUGGERITORE - Donato Carrisi

La mia recensione su "Il Suggeritore" di Donato Carrisi.


TitoloIl Suggeritore
AutoreDonato Carrisi
Editore: TEA
Data di pubblicazione: 11 Maggio 2011
Pagine: 462
Prezzo: 13,00 euro

 
Sinossi: Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo.


La mia opinione: Il primo difetto di questo libro che mi è saltato subito all'occhio (e che personalmente trovo insopportabile) è che non ci sia un ambientazione! Il motivo lo capisco anche, Carrisi è un autore italiano e si sa che i libri italiani (soprattutto thriller) sono considerati poco interessanti dal pubblico italiano proprio a causa della loro ambientazione però la soluzione a questo problema è non indicare nessun luogo? Il libro infatti non reca nessun riferimento all'Italia e i nomi dei personaggi richiamano molteplici origini etniche (ci sono nomi inglesi, spagnoli, dell'est e del nord Europa) ma nulla di italiano. Già questo miscuglio sconclusionato l'ho trovato poco apprezzabile, ma la non-ambientazione è davvero troppo. Soprattutto trattandosi di una storia che avrebbe avuto bisogno di riferimenti di questo tipo perché le scene non si svolgono tutte in un punto ma i personaggi sono spesso in macchina che si spostano per ore da un luogo senza nome ad un altro e sinceramente ho trovato tutto questo davvero destabilizzante. Sarebbe stato utile sapere quanto distava un luogo da un altro, perché questa è una storia di omicidi, con cadaveri che vengono ritrovati in posti sempre diversi, ma non è dato sapere quanto distanti e che spostamenti sono stati fatti. Semplicemente assurdo!
La storia da questo punto di vista l'ho quindi trovata fin dai primi capitoli molto approssimativa e confusa. Ho trovato però apprezzabile lo stile di scrittura e il ritmo narrativo, come anche l'avvicendarsi dei capitoli in cui si alternano a volte punti di vista diversi e il fatto che ogni capitolo si conclude con un piccolo interrogativo o colpo di scena che mette curiosità per il proseguimento.
Come storia l'ho quindi trovata abbastanza valida, anche se ben lungi dall'essere perfetta, con personaggi un po' scontati, protagonista investigatrice dal passato tormentato in primis, che non rappresenta la tipologia di protagonista che io preferisco perché ogni volta che i suoi pensieri foschi attaccano con i tormenti della sua anima mi viene automaticamente da sbuffare.
Vabbè, protagonista a parte, e confusione perpetua a causa della mancanza dei luoghi a parte, questo libro non è affatto male e incuriosisce molto. Non posso però fare a meno di evidenziare altri difettucci, come ad esempio il fatto che la storia investigativa vada avanti quasi più per coincidenze fortunate che per bravura e intuizione dello staff incaricato del caso. E che queste coincidenze fortunate sono veramente veramente tante e ad un certo punto iniziano a sfociare nell'incredibile. Soprattutto il finale, davvero molto ben ideato per gli innumerevoli colpi di scena e per il ritmo serrato a cui ci si arriva ma... al tempo stesso molto difficile da credere. Sì, direi che questo libro è molto più indicato per gli amanti del paranormale che del thriller classico. Perché se amate i thriller classici il finale (come del resto anche alcune scene qui e là) vi faranno storcere il naso.




voto: