martedì 27 maggio 2014

Recensione: IRIS - I RISVEGLI AMETISTA

La mia recensione su "Iris. I risvegli ametista" di Maurizio Temporin, terzo e ultimo romanzo della serie "Iris". 
Per vedere le mie recensioni sui libri precedenti: 
Recensione: Iris - fiori di cenere (primo libro)
Recensione: Iris - i sogni dei morti (secondo libro)

Titolo: Iris. I risvegli ametista
Autore: Maurizio Temporin
Serie: Trilogia Iris, vol. 3 
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: Novembre 2012
Pagine: 384
Prezzo: 9,90 euro


Sinossi: Il viaggio di Thara non è ancora finito. Alla ricerca del suo amore e del suo amico rapito, in un succedersi di colpi di scena si trova di fronte a verità difficili da comprendere, in uno scenario apocalittico che come un prisma rimanda a infinite soluzioni. Fino a un epilogo sorprendente, che lascia a lungo il sapore del mistero. Il finale della trilogia Iris.



La mia opinione: Non so se il mio giudizio sia dovuto al fatto che ho letto questo libro a più di un anno di distanza dalla lettura del secondo della serie e non mi ricordavo quasi nulla delle dinamiche precedenti (sono dovuta andare a rileggermi alcune parti, soprattutto per quanto riguarda i nuovi personaggi), ma questo terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Iris è stato a mio avviso il meno brillante tra i tre, nonostante il tentativo (riuscitissimo devo ammetterlo) di rendere questa storia molto diversa e più particolare di quanto si immaginasse inizialmente. Ritengo che l'autore scriva molto bene e abbia molte idee originali, forse troppe, e in questo libro ha leggermente esagerato, ingarbugliando la storia più del necessario e rendendola indigesta. Sono la prima ad annoiarmi immensamente quando la storia che leggo è prevedibile... ma in questo caso un eccesso di imprevedibilità e di risoluzioni ben oltre i limiti del fantastico e del fantascientifico ha creato un effetto simile. Troppe nozioni complicate, troppi colpi di scena, troppi finali alternativi non hanno contribuito e renderla una lettura apprezzabile come mi sarei aspettata. Diciamo che i tre libri che compongono la trilogia sono diversi tra loro: il primo piacevolissimo e con una trama abbastanza originale ma al tempo stesso in linea con gli YA del momento; il secondo maggiormente innovativo, migliore del secondo come stile e con una trama molto più ricca; il terzo quasi sperimentale, risulta un po' caotico, in parte volutamente, ma cercando di chiudere il cerchio della trilogia e di dare un significato a tutti i quesiti rimasti irrisolti non riesce in pieno nell'intento e risulta poco soddisfacente. Tre stelline meritate, ma è un peccato perché speravo di dargliene 5.


voto:


Acquisto consigliato? Sì, se vi sono piaciuti i libri precedenti non c'è dubbio che la lettura del terzo sia quasi d'obbligo. Se ancora non avete letto neanche il primo della trilogia vi consiglierei comunque di comprarli in blocco e leggerli a ridosso l'uno dell'altro, secondo me una full-immersion ha una resa migliore rispetto ad aspettare molto tempo da un libro e l'altro!

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