domenica 8 giugno 2014

Recensione: MR. GWYN

La mia recensione su "Mr. Gwyn" di Alessandro Baricco

Titolo: Mr. Gwyn
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: Novembre 2011
Pagine: 158
Prezzo: 14,00 euro


Sinossi: "Mentre camminava per Regent Park - lungo un viale che sempre sceglieva, fra i tanti - Jasper Gwyn ebbe d'un tratto la limpida sensazione che quanto faceva ogni giorno per guadagnarsi da vivere non era più adatto a lui. Già altre volte lo aveva sfiorato quel pensiero, ma mai con simile pulizia e tanto garbo." Così comincia il nuovo romanzo di Alessandro Baricco. La storia di un uomo che ha bisogno di sottrarsi a se stesso, al suo lavoro, alle sue relazioni. La storia di un uomo che ha bisogno di parlare con i morti, con i corpi, con i suoni per capire il mondo in cui continua ad abitare. La storia di Jasper Gwyn, nostro contemporaneo.



La mia opinione: Ho letto fino ad ora solo due libri di Baricco, questo è il terzo, ma già mi è chiaro che nelle sue storie non vi è nulla di ordinario. "Mr Gwyn", come da titolo, narra appunto di un uomo di 43 anni di nome Jasper Gwyn, e del suo modo di inseguire sé stesso, di dare un senso alla sua vita in modo di essere soddisfatto di sé lui per primo, senza voler mai fare ciò che il mondo si aspetta da lui, ed è sicuramente uno dei personaggi più insoliti che mi siano capitati da leggere. Non ci sono dubbi sul fatto che Baricco sia un autore capace di incuriosire il lettore con storie all'apparenza scialbe ma che si arricchiscono di particolari talmente bizzarri che è difficile non restarne un po' affascinati. Inoltre il suo stile di scrittura è variegato e ha un ritmo sempre molto sperimentale e trascinante. Rimane uno dei pochi autori italiani che anche se non lo si ama comunque lo si legge, io per prima lo ammetto. In "Mr. Gwyn" nonostante l'originalità che ho molto apprezzato non mancano comunque i difetti. E' una storia che lì per lì sembrerebbe non avere nulla da dire... poi prende forma in modo più concreto e seppur nel suo strano modo migliora e quando finalmente sembra entrata nel vivo ecco che con un cambio repentino di POV il lettore è completamente spiazzato e si chiede nuovamente cosa avrà nuovamente in serbo l'autore e per un po' la storia continua ad essere convincente. Jasper Gwyn è un uomo singolare, ma di lui non si può certo dire che sia uno che quando gli viene un'idea non sappia esattamente come voglia attuarla, insomma, sembra sapere bene cosa vuole nonostante sia in cerca di sé stesso... ma la delusione da parte mia arriva quando inciampa in un cliché un po' troppo banale, quando dimostra la sua debolezza solo per mezzo di una diciannovenne arrapante (eddai Baricco, da te mi aspettavo qualcosa di più originale!!!). Da quel momento mi aspettavo che la storia prendesse una nuova svolta improvvisa ma di lì in avanti pare sgonfiarsi, perdere significato. E' vero di colpi di scena sul finale ce ne sono stati eccome, ma nessuno di essi mi ha fatto entusiasmare. E il problema vero è che un finale non c'è.. la storia rimane come sospesa, dubbiosa, senza un vero finale. Ciò ovviamente è voluto, lo stile originale di Baricco sta anche in questo, probabilmente se gli avesse dato un finale degno di questo nome non sarebbe stato più lui, ma ecco, per una varietà di motivi tra cui questo più che una sufficienza io non la riesco a dare.


voto:


Acquisto consigliato? Sì e no... sì se amate la peculiarità di Baricco, sì se volete alternare le vostre letture con qualcosa di strano e non troppo impegnativo... no se amate le storie che hanno un inizio uno svolgimento e un finale ben chiaro!

1 commento:

  1. Ho letto un solo libro di Baricco, quindi non lo conosco bene come autore; ne ho in casa altri (tra cui questo!) che conto di leggere, in futuro.

    Però ho apprezzato le sue "Palladium lectures" che laEffe ha mandato in onda qualche tempo fa - erano interessanti.

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